Blaster Reborn 2014 - Rap, Hip-Hop, Crossover

Reborn precedente precedente

Un disco di transizione

Come intuibile dal titolo, la rinascita è il tema portante dell'ultima fatica di Blaster, un passaggio che coinvolge tanto lo stato mentale dell'autore quanto quello musicale.
Questa è annunciata e cantata durante tutto l'album: dalla traccia introduttiva ("la rinascita di un giovane guerriero è concentrazione per tutto 'sto cambiamento"), alla title track "Reborn" ("rinasco dalle viscere del rap italiano lontano da falsi miti che stringono per mano"), passando per "P.E.Z.Z.I.", brano in cui il concetto di rinascita è sottinteso ma chiaramente necessario per evitare una sbriciolamento ulteriore della nostra società.
Il cambiamento trova spazio anche con il confronto con sonorità variegate e avventure crossover che coinvolgono chitarre rock, ritmi dubstep e synth marcatamente elettronici.

La rinascita rivelata rimane però solo tale e il disco si mostra essere un vero e proprio lavoro di transito. In "Reborn" Blaster è come rinchiuso in un limbo dove tutto è in attesa di essere definito e dove le stesse strumentali contribuiscono a rendere l'album poco compatto. Il significato stesso di rinascita poteva essere elaborato da prospettive differenti, tentando di realizzare un concept album non inedito ma di sicuro più interessante. Salvo che nel brano conclusivo, infatti, il tema del rinnovamento, della nuova vita, è trattato sempre dallo stesso punto di vista, ovvero da colui che ha preso coscienza di un cambiamento senza però lasciare intuire verso che direzione questo cambiamento sia diretto e dunque, senza lasciar capire se questo sia realmente avvenuto. È inoltre presente una sostanziale dicotomia fra la sperimentazione (e l'approccio) con atmosfere musicali differenti fra loro, gli intenti dichiarati all'interno dei testi e il rap di Blaster. Poco sembra essere cambiato dagli ultimi lavori, così come poco sembra essersi evoluta la tecnica del rapper, ancora troppo elementare in certi passaggi, soprattutto dal punto di vista delle rime. Si salva "Paradiso Surreale", il brano più riuscito dell'intero disco, e l'unico brano che lascia anche una porticina aperta per un futuro che dovrà mostrare un rinnovo più concreto dell'autore palermitano.

---
La recensione Reborn di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-13 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia