Movimento Artistico Pesante Movimento Artistico Pesante 2014 - Strumentale, Rock, Noise

Disco in evidenza Movimento Artistico Pesante precedente precedente

Math rock o non math rock, ma non ponetevi nemmeno il problema e premete play

Per approcciarsi a questo disco d’esordio degli scaligeri Movimento Artistico Pesante esistono due vie. La prima prevede l’uso di una definizione: “Buona prima prova del power trio strumentale veronese che sforna un interessante e variegato disco di math-rock”, unita a una serie di riflessioni sulle sfaccettature presentate in questi trenta minuti abbondanti di musica (rock e stoner) e sottolineando le influenze di Don Caballero e Supreme Dicks, citati dagli stessi come riferimenti.

Il secondo percorso prevede di eliminare qualsiasi riferimento a “math rock” e cercare di enumerare le influenze sparse nelle tracce. Negli appena trenta minuti si trovano il tellurico stoner rock à la Karma to Burn dell’iniziale “Bardolino”, di cui permangono brandelli (spesso anche ripuliti dalle distorsioni) un po’ per tutto il disco. Nell’intricata “Spreewald” insieme a ricorrenti trame post-rock in ultra clean cristallino, appare una cassa in quattro in odor di santità dance-rock; in “Disco Baldo” sentiamo i Fuzz Orchestra che arrivano già vomitati al dancefloor con un singolone nella tasca del vestito buono; e ancora: Johann Sebastian Bach alla Telecaster nell’intro di “II”, il noise rock anni novanta, Trentemøller, (un bignami de)gli Oneida ed anche i Fugazi, almeno per farsi un’idea. Per realizzare questo il power trio si fonda sull’incrocio tra due chitarre ed una pulsante batteria (mai troppo sghemba nonostante le premesse) in cui si inserisce un synth dalla pasta analog a fornire basse frequenze e svisate elettroniche.

I due percorsi di analisi scorrono paralleli ma pongono entrambi l’accento, in modo differente, sulla capacità dei nostri di muoversi con disinvoltura in territori affini ma non limitrofi. Questo può esser considerato un difetto o un pregio, nel definire un'identità sonora peculiare,  ma sono questioni che in trenta minuti non si riescono a sviscerare e che richiedono ulteriori uscite per capire dove questo romanzo in formazione (e non di formazione, han già le spalle larghe i butei) ci porterà. Per ora magari premete il tasto play finché non trovate da che parte stare, ma, nel dubbio, premetelo più volte.

---
La recensione Movimento Artistico Pesante di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-10-11 09:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia