Vetrozero demo 2003 - Rock, Indie

Immagine non trovata precedente precedente

I Vetrozero ci propongono il loro rock melodico in italiano, con testi molto curati e spesso piuttosto ermetici (che poi questo sia un bene o un male, a voi la scelta). I pezzi scorrono facilmente, tenendosi abbastanza lontani dalla banalità grazie all'impegno dei nostri nel mantenerli vari.

In generale il loro sound è solido e ben rodato, sebbene forse alcuni passaggi vocali di "24 ore di sonno" siano un po' da limare, ma si tratta soltanto di piccolezze. Si ha davvero l'impressione di una band che non ha imbracciato le chitarre due mesi fa, e questo, unito alla cura della produzione, non può che deporre a loro favore. Se poi si aggiunge un buon livello anche per le canzoni, vien proprio da chiedersi dove sia la differenza tra loro e gruppi come Le Vertigini, o altri parvenu della scena musicale 'televisiva' nostrana. Beh, la differenza sta probabilmente in un brano che possa davvero diventare un tormentone a là "Giulia" e che forse la band non ha ancora scritto.

Glauco, il cantante del gruppo, mi ha citato tra le sue influenze i Bush, ed in effetti qualcosa nell'approccio alla musica li ricorda, ma alla lontana; perché in realtà i Vetrozero portano avanti comunque una loro proposta con una distinta personalità, a mio parere meno 'pop' del gruppo inglese. Chiariamoci però: queste otto tracce sono di qualità, anche più di molta roba che passa su eMpTV ("...ti penso sempre…"), ma, per quanto mi riguarda, non presentano quell'immediata accessibilità, quel ritornello killer che li possa far esplodere a livello pop.

Basti ascoltare "Il formichiere e la gallina", leggermente più aggressiva delle altre, carica, criptica e affascinante; oppure "Inoculati", la prima traccia, dove vi renderete chiarmanete conto di dove potrebbe arrivare questa band.

Se perciò vi piace il rock melodico realizzato con criterio e caratterizzato da testi che rifuggono dal cliché 'cuore-amore-dolore-immensamente-Giulia', allora che un ascolto ai Vetrozero, anche tramite il download degli mp3 sul loro sito, potrebbe fare al caso vostro.

E chissà che in futuro non facciano il definitivo salto di qualità, qualunque sia la direzione scelta. A mio parere ci sono ottime premesse.

---
La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-07-26 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia