Lago Vostok Decorso Infausto 2013 - Strumentale, Noise, Post-Rock

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Tra l'Antartide e la Lombardia: i suoni di ghiaccio dei Lago Volstok e il loro "Decorso infausto"

Il Vostok è uno dei più grandi laghi subglaciali del pianeta, un mondo isolato a 1000 metri sotto la superficie terrestre, un bel termine di paragone per una band che sceglie di suonare un genere tutt'altro che mainstream, a cavallo tra post rock, math rock e noise, e che si pone come primo obiettivo quello di sfondare il ghiaccio che porta nel nome.

La formula è quella del power trio, chitarra-basso-batteria, i suoni sono duri e schietti; sotto la coltre di ghiaccio c'è il piacere di suonare anzitutto per se stessi, e si sente. "Decorso infausto" è un album da ascoltare ad alto volume, cuffie nelle orecchie e pugni stretti; sei brani che sanno di sudore e pomeriggi passati in sala prove. I suoni sono sicuramente il punto forte della band, chitarre arrabbiate, bassi ostinati e batteria da combattimento disegnano ritmi incalzanti e ben sostenuti che si snodano tra riff originali e violenti. Prendere il respiro non ci è concesso, i brani si susseguono uno dopo l'altro con estema velocità, un labirinto senza via d'uscita che sfocia nell'ultimo brano, "Crazy crazy man only wants to kill italians", dove con ancora le vertigini addosso, invece di vedere la luce ci ritroviamo nel bel bezzo di una ghost track; sette lunghissimi minuti di silenzio, delle voci e un accenno di melodia che da dolce torna violenta e chiude l'ep con secchi colpi di bacchetta e un'ultima scarica di energia.

Per spaccare la lastra di ghiaccio e raggiungere chi ascolta, però, non bisogna usare solo la forza, in questo viaggio subglaciale ci si sente precipitare da un brano all'altro trasportati da suoni estremamente violenti, mancano momenti di respiro che donerebbero equilibrio all'intera struttura e maggior compattezza al lavoro.

Nota di merito alla super grafica della copertina, bella, semplice ed efficacissima nel rappresentare l'album e il genere musicale, un lavoro di Andrea Padovani ispirato ad un'opera del grande Luigi Serafini.

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La recensione Decorso Infausto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-27 23:59:00

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