Antonio Istantanea 2014 - Indie, Punk rock

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Cantautore con pochi strumenti, una pronuncia molto dialettale e tanto cuore

Cantautore con pochi strumenti e tanto cuore, Antonio apre il suo disco con “Tempo”, una ballata acustica-intimista con le linee di chitarra che ogni tanto non sono a "tempo": sembra che le armonie non siano perfettamente sincronizzate. Un'altra ballata è “Era notte”: il testo potrebbe anche andare ma su arrangiamenti e produzione c'è molto da lavorare. “Ti sento” è una traccia punk ma non lascia il segno, come il rock de “La strada” e di “Controchi!”. “Mai da solo” non sarebbe neanche malaccio ma c'è un grosso problema con la pronuncia, troppo dialettale, di alcune parole che rischia di vanificare il tutto e di rendere il risultato grottesco e poco credibile. In “Lei” la chitarra elettrica accompagna la voce insieme a un po' di batteria; il brano parte abbastanza bene ma poi si perde.

Produzione da ottimizzare, pronuncia da migliorare, chitarra da addomesticare. Ci sono tracce come “Vivo” in cui tutto risulta abbastanza drammatico, dalla musica all'interpretazione. Il futuro potrebbe stare nel trovare un produttore che sappia valorizzare gli spunti buoni, nei testi e nella voce, ed evitare gli errori, nelle melodie e nella realizzazione.

 

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La recensione Istantanea di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-17 23:59:00

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