Appaloosa s/t 2003 - Indie, Elettronica, Alternativo

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Capita talvolta di sprofondare su un divano polveroso ed entrare in armonia con i rumori di un pomeriggio stanco e disagiato, scoprendo che ogni singolo suono si trasforma in una forma di lounge d'avanguardia che galleggia sulla voglia di riposo. Il disco degli Appaloosa è la sintesi meticolosa di un simile ambiente, ricostruito con languidi brani strumentali che oscillano tra lievi narcosi jazzistiche e malinconiche esibizioni di psichedelia rallentata che concede brevi spazi a pulsioni progressive anni'70. I tre musicisti entrano in simbiosi con paesaggi desolati, riempiendoli di ripetizioni minimaliste e costruzioni geometriche che si incastrano in arrangiamenti spartani ma arricchiti da sporadici droni ambientali. La melodia spesso si nasconde intimorita, mostrando la sua presenza quando la tensione diminuisce e i rintocchi del basso concedono ai suoni di respirare nelle scosse emotive della chitarra. Un lavoro buio e carismatico, suonato con magnifica attitudine compositiva, che risente purtroppo di certa astratta pretenziosità nella ricerca del momento geniale, dimenticandosi forse di esplorare anche la limpidezza della semplicità. Di certo un esordio importante per una formazione che dal vivo garantisce un impatto anche superiore, ma la sensazione è che il meglio debba ancora venire e che il buon lavoro dell'etichetta Ondanomala possa continuare a far crescere una realtà che ha tutte le potenzialità per diventare una voce importante in Italia per un determinato genere. Nel frattempo rimangono queste canzoni scontrose e difficili da metabolizzare, ma a cui vale la pena dedicare del tempo per diluire pomeriggi solitari.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-10-21 00:00:00

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