Le Masque Dal diario di un soffiatore di vetro 1998 - Rock

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La neve candida cade e il paesaggio intorno a noi pare diventi magico. La neve,sostanza fredda che riesce a scaldare. Come il bellissimo disco dei Le Masque, suonato con grande maestria, profonda intensita', degno carburante dei nostri giorni piu' freddi. Armonie crepuscolari che ti fanno sembrare questo inverno un altro inverno. Calda malinconia da brividi. Uno dei dischi piu' belli ed importanti di questo 1998; un' antologia che racchiude tutti i passi piu' importanti di questa notevole band lombarda ormai attiva da 14 anni. Tecnica strumentale ineccepibile e canzoni eterne. Sono davvero fiero che esistano in Italia i Le Masque. Il Cd poi ha una confezione elegantissima e splendida con tanto di booklet e foto meravigliose! Dolore e piacere si mescolano nelle trame sontuose come "Corpo di una donna" dove le parole diventano inutili e parla il clarinetto di Ausonio Calò, arzigogolando qui e la' le pagine ingiallite di un pentagrammma statico. Molti pezzi sono incentrati sull'esaltazione della figura della donna. "La memoria di Venere" con uno dei testi piu' poetici, impegnati mai incontrato prima in Italia. Un disco che non attinge da modelli stranieri, a parte qualche orchestrazione alla Leo Ferre'; "Il racconto della montagna" uno dei pezzi piu' grandi del disco, mi fa ritornare indietro nel tempo, e mi ricorda alcuni passaggi del grande disco di Patty Pravo "Mai una signora". Ecco i grandi autori che "minaccia bionda" sta cercando, potrebbero fare miracoli insieme e rivalutare la stanca canzone italiana. Intro triste e delicata per "Il giorno del ripostiglio" eseguita dal vivo che piano piano si trasforma in una fanfara solenne, ideale colonna sonora per le rime di Gozzano,Palazzeschi e Federigo Tozzi, con pianola meccanica e un synthesizer che disegna arabeschi subacquei nella fontana del cortile. Un disco che deve essere diffuso, intanto comincio a sognare un concerto dei Le Masque, una band atipica e perfetta che dona alla musica il suo antico significato di arte.

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La recensione Dal diario di un soffiatore di vetro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-02-16 00:00:00

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