2much Insanity 2015 - Rock, Psichedelia, Pop

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Un lavoro che corre dritto a prendere il proprio posto nel limbo degli album senza un perché.

Ci sono parole che spesso non servono, gesti superflui, incontri dimenticabili: allo stesso modo ci sono dischi che, ahimè, non hanno chiare finalità né voglia di colpire, restano informi e fuori fuoco correndo a prendere il proprio posto nel limbo degli album senza un perché. “Insanity” è uno di quelli, e non perché sia registrato in casa, non è una mera questione di produzione o qualità del suono, o meglio, non è il problema fondamentale: se ci fosse stata materia viva, seppur grezza, su cui lavorare, allora avrei felicemente colto gli spunti e messo da parte il resto, ma non è così. Le canzoni non hanno spessore, non c’è un filo conduttore, un’idea, per non parlare della cover di “Imagine” che è davvero imbarazzante. La voce è meno intensa di una mia performance al karaoke, con molti, troppi limiti sia espressivi che d’estensione: il risultato è una specie di pop-rock annacquato, molle e sbiadito che non ha alcuna utilità se non quella di finire nel succitato limbo, dove un posto libero si trova sempre.

L’unico consiglio che sento di dare ai 2much è di azzerare tutto e ricominciare, cercando di focalizzarsi su uno stile più personale e rischiando un po’: e soprattutto, ragazzi, la grinta, la spinta, l’intenzione, dove sono? Dai, su.

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La recensione Insanity di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-11-11 00:01:00

COMMENTI (2)

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  • cristianotoni 9 anni fa Rispondi

    Infatti, non ho parole.
    Una vergogna assoluta per un sito come questo. Spero solo che qualcuno vada ad ascoltare i pezzi e sia un po più professionale e non schizofrenico come tale signora Fiore.

  • BitRider 9 anni fa Rispondi

    Sii gentile... giusto? :)