Farewell to Hearth and Home Diversions 2015 - New-Wave, Folk, Pop rock

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Un delizioso acquerello saturo di umori agresti, intimismo dai colori mossi e arlecchinesca elettricità.

I trionfatori indiscussi dell’edizione 2012 dello storico “Rock Contest” fiorentino ribadiscono, a tre anni di distanza, il merito di quella vittoria con un delizioso acquerello saturo di umori agresti, intimismo dai colori mossi e arlecchinesca elettricità. Sospinto da ukulele, violino, chitarre, piano, wurlitzer e singhiozzi elettronici il sestetto toscano – quasi una sorta di “Sonica Comune” che avrebbe inorgoglito il buon Proudhon – riduce ai minimi termini la coralità di Arcade Fire (“A novel to save Martin”, “The saddest summer ever known”), Decemberists (“Autumnal us”, “Countermoves”) e Stars (“Some lineages have not a second chance on the earth”) per affogarla dentro un bagno di istintività e fanciullesca follia bohèmienne.
Sugli impasti vocali e le rifiniture c’è ancora molto da lavorare, ciononostante l’alchimia – palesemente artigianale e priva di orpelli – tra spensieratezza rurale e lividi metropolitani funziona a meraviglia e infonde quel tanto che basta di trasognante malinconia.

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La recensione Diversions di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-15 08:00:00

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