Lou Dalfin Lo Viatge 1998 - Rock, Folk, Etnico

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L'Occitania è una regione piuttosto estesa, che comprende alcune valli delle province di Torino e Cuneo e parte del territorio alpino francese. I Lou Dalfin, attivi nell'attuale veste dal 1990, hanno aggiunto una nuova tappa al loro viaggio ("Lo Viatge", appunto), viaggio che li ha portati, nel corso degli anni, a far conoscere la cultura occitana nel resto della penisola. Una forma di divulgazione, se vogliamo, ma mai limitata, come si potrebbe pensare, ad un folk filologico e di maniera. Presi i canti ed i balli della tradizione, li hanno "sporcati", aggiungendo a strumenti come organetto, flauto e ghironda massicce dosi di basso, chitarre elettriche e batteria, costringendo i malcapitati spettatori dei loro concerti a saltare e pogare. E' proprio questo spirito "live" a caratterizzare il nuovo album, la scelta di una produzione discreta e mediata dal gruppo stesso, diversa dal pur interessante lavoro fatto da Madaski sull'esordio "Gibous, Bagase e Bandì" di tre anni fa. Live sono pure alcuni pezzi, come la corale "Sa Chanta", inno dell'Occitania, o "La Frema Lorda", storia di una moglie innamorata della bottiglia. Oltre alla collaudata ed efficente ricetta punk-ska-folk, questa volta c'è anche spazio per una intensa ballata acustica ("Lo Viatge"), per alcune divagazioni irish (complice il violino di Francesco Moneti dei Modena City Ramblers). Cospicua è poi la presenza di brani originali, scritti dal frontman del gruppo, polistrumentista e virtuoso dalla ghironda Sergio Berardo, che anche se non sarà, come si è letto, lo Shane McGowan piemontese (ce lo auguriamo soprattutto per il suo fegato), di certo riesce a dare grande energia ai testi che canta in lingua d'oc; accade ad esempio in "Chans d'Abandon", che si ispira a Piero Ciampi, e in "Bel Jovenet", adattamento di una poesia in friulano di Pasolini. Dimostrazione, questa, che i Lou Dalfin, non intendono limitare il proprio raggio d'azione. E' fortemente consigliato, a questo punto, se non volete limitarvi a pogare nella vostra stanza ascoltando il cd, assistere ad un loro concerto. Prima o poi faranno sicuramente tappa dalle vostre parti, ovunque voi siate.

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La recensione Lo Viatge di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-01-31 00:00:00

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