Badge and talkalot Spaghetti Blaster 2016 - Soul, Funk, R&B

Spaghetti Blaster precedente precedente

Come il primo giorno di sole sulla pelle

Troppo attenti a tutto, alle nuove mode, ai percorso più breve per il tragitto casa-lavoro-bar-casa-lavoro (e via di seguito) e ai jeans che si allargano, si strappano e si decolorano con il passare delle stagioni. Eppure qualcosa rimane, fermo e costante, nelle nostre più o meno squallide vite: il bisogno, ogni tanto, di dimenare i fianchi in modo onesto, sincero e autentico. E allora cade, come si suol dire, a fagiolo questo "Badge and takalot" ("chiacchiere e distintivo" proprio come l'Al Capone interpretato da Bob De Niro ne "Gli Intoccabili") di Spaghetti Blaster (un nome che è un programma) aka Gilberto Caleffi.

Un album di puro e genuino funk, la canzone d'esordio, "Come Together" che ti arriva bella dritta e immediata come il tepore del primo giorno di sole sulla pelle. Non aspettatevi però un funk adulto e cattivo, diciamo così, à la Calibro 35 (anche se alle tastiere, guarda caso, figura Enrico Gabrielli) tanto per intenderci. Il funk di Spaghetti Blaster è virato più verso il funky, ovvero la variante un po' più sbarazzina, danzereccia e senza tante complicazione. E in questo senso è il caso di citare la seconda traccia, "Love Me Down", ampiamente esaustiva. Un basso possente, una ritmica sempre evidente e un organo hammond, sorta di principino degli strumenti vintage, libero di svisare (concedetemi questo termine altamente tecnico) come un puledro nella prateria. Ci si diverte un sacco in questo album che, non bisogna dimenticarlo, è anche contraddistinto da una registrazione sostanzialmente perfetta (che riconferma la grande attenzione, in fase anche di missaggio, dello stesso Gilberto Caleffi). Tanto è vero che, uscito per la prestigiosa etichetta statunitense Ropeadope Records, sta già facendo parlare molto di sé anche a livello internazionale. 

Contrariamente al classico stereotipo anni '70, molto macho diciamo così, in "Badge and takalot" le voci e le protagoniste sono solo donne. Voci femminili cristalline e seducenti (come in "Fire", la sesta traccia), strumenti vintage suonati alla perfezione e una consapevolezza alta e giustificata di sé. Questo è l'immaginario di Spaghetti Blaster. E ora alzate gli occhi dal vostro diamine di telefono e, anche se siete in metro, in ufficio o in coda in tangenziale non preoccupatevi: il sole tornerà a brasarvi la pelle. Per il momento alzate il volume e siate funky! 

---
La recensione Spaghetti Blaster di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-11 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia