Locomotif Be 2 2016 - Pop, Indie, Elettronica

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“Be 2” è un disco intriso del dream-pop nordeuropeo che trascina in altri mondi, alternando continuamente realtà ed astrazione.

“Be 2” è il trionfo della dualità, dell’uomo e della natura che s’intersecano, si scontrano, s’incontrano e si sommano l’uno all’altro. Sono i battiti profondi del cuore che pulsa nel torace e si coordinano col battito della terra.
È un disco che d’italiano ha poco, guarda all’estero e affonda le radici nel dream-pop nordeuropeo che va dai Cocteau Twins ai Sigur Ros. E in effetti “Be 2” è completamente dream, ma anche pop, perché mette insieme le atmosfere astratte create dall’immaginazione, dagli archi, dall’elettronica, dai tasti profondi del piano, dalle voci, dagli inseguimenti tra gli strumenti e l’orecchiabilità più tipicamente pop. Brani come “Air is not enough”, “Two drops and sea” e, soprattutto, “30 trains”, che a tratti sembra un pezzo dei Cranberries, non possono non rimanere impressi: sono da ricanticchiare per tutto il resto del giorno, con quel motivetto che rimane in mente a scandire la giornata (non è un caso che sia una voce naïve, di bambino a chiudere “30 trains”).
E poi c’è quella sensazione di vita sospesa che spicca fin dal primo brano, “Waste”, che vibra sottopelle al ritmo delle percussioni e nel petto con quelle note profonde di piano che perforano ogni resistenza. E torna ancora più forte in “Tell your eyes”, che chiede solo di chiudere gli occhi e farsi invadere dalle armonie elettriche, elettroniche, astratte, sognanti e contemporaneamente melodiche.
Ma il pezzo migliore arriva solo verso la fine, ed è “Sailing boat”, perché qui i tendini e i nervi di tutto il corpo vibrano come vibrano le corde degli archi, che danno al brano un sapore speciale.

“Be 2” è un viaggio in cui realtà e astrazione s’intrecciano inesauribilmente, è un viaggio in altri mondi che porta con sé l’essenza della natura terrena, sono le radici di un albero che crescono, si espandono e si fortificano, raggiungendo luoghi inimmaginabili. Parla direttamente al cuore e alle sensazioni. Il risultato è un bel disco, da ascoltare in silenzio più volte, sognando e viaggiando ad occhi chiusi.

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La recensione Be 2 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-05-11 09:00:00

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