Ashi Corto circuito isterico 2018 - Cantautoriale, Rock, Indie

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I romani Ashi con il loro “Corto circuito isterico” cavalcano l’alt-rock/metal a tutta velocità per ricordare l’importanza di essere attori delle proprie vite

Con l’opening track “La chiave” parte già con una ventata d’energia l’album “Corto circuito isterico”, nuovo lavoro dei romani Ashi, ovvero Mario Piceno, Fabio Mancinelli e Gianni Cifani.  

Le dodici canzoni che compongono questo disco si muovono sui terreni più rocciosi dell’alternative rock, calpestando pesantemente i sentieri del metal ma arrampicandosi anche su alcuni arbusti presenti sul ciglio della strada, come l’albero del punk, quello dell’hard rock e addirittura alcune penzolanti liane gipsy che dondolano qua e là. Questi percorsi secondari, degni degli avventori più atletici, sono necessari per raggiungere un traguardo personale dal quale gli Ashi non sono poi così lontani.  

Mostrando il proprio valore e la propria attitudine, il trio di rocker romani plasma melodie velenose e ottimi muri di chitarre distorte che, insieme al gusto per la velocità e ai testi attualissimi e pungenti, delineano uno stile già riconoscibile sebbene non ancora del tutto originale.  

“Vorresti volere”, il primo singolo estratto da questo lavoro, tra il serio e il faceto canta di tutte quelle volte che si è costretti a rinunciare a qualcosa che si vorrebbe fare poiché il vortice frenetico della società di oggi travolge senza scampo e impedisce di avere tempo da dedicare con serenità a se stessi. Il bisogno di essere “attori” delle proprie vite e non solo “spettatori”, la necessità di non perdere la propria libertà e la propria individualità diventando pedine al gioco “dei potenti” o marionette ben inserite in una macchina sociale che sfreccia a tutta velocità su una strada che quasi mai è la tua, sono tutti temi cari agli Ashi, affrontati anche nel secondo singolo, la title-track, e nella maggior parte dei loro brani. Ma c’è spazio per cantare in maniera ispirata anche dei consueti dilemmi d’amore in brani come “Ditemi voi come si fa” e la sua splendida metafora dei fiori.

Con questo lavoro gli Ashi si dimostrano un gruppo solido che procede ostinatamente controcorrente e porta una ventata di freschezza nel rock italiano.

 

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La recensione Corto circuito isterico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-02 18:43:43

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