Kick Post-Truth 2018 - Trip-Hop, Sperimentale, Psichedelia

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Poco più di quindici minuti per raccontare con precisione un universo, tra dream pop, elettronica e rumore.

Poco più di quindici minuti per raccontare con precisione un universo: “Post-Truth” è un concentrato di visioni psichedeliche calibrate, di sogni di leggerezza che incontrano il peso di sussurri elettronici, e su tutto una voce che abbraccia l’aria e l’attraversa, madre ed essenza consolatrice dell’intero ep. I giochi sapienti di trame trip hop delineano i contorni di un territorio personale dove le chitarre corrono lungo i rintocchi della drum machine, e il pop si affaccia e sfiora con la punta delle dita seducenti panorami sopra le nuvole, come per portarli giù, per intrecciare relazioni tra l’etereo e la materia.

E questo equilibrio tra il dreamy e il noise, tra la carezza e la tensione, è il cuore di questo nuovo lavoro dei Kick, perfettamente sospeso tra la morbidezza di “Marmalade”, il dream pop accattivante di “Glitch Souls” e la rabbia soffiata tra i bassi che scivola tra atmosfere black e poi esplode e infine vola di “Mouthfish Fanfare”. In chiusura il brano più bello, “Us Anthem”, una di quelle canzoni che ti spezza per poi aiutarti a rincollare i pezzi, profondo di abissi privati e brividi, come un mattino di pioggia irrisolto e solitario che lascia comunque sperare in una redenzione, l’appiglio esemplare, il cedimento che diventa spinta. Un bel disco, un’intenzione chiara, un’eleganza misurata: l’universo dei Kick in poco più di quindici minuti.

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La recensione Post-Truth di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-10-16 09:00:00

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