infrared Souls 2018 - Alternativo, Post-Rock, Pop rock

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Un po' fuori dal tempo ma non in senso buono: "Souls" degli Infrared non convince

Gli infrared hanno tutto per spaccare: un buon tiro, un'ottima pacca e idee precise. Eppure in "Souls" mettono addosso all'ascoltare una serie di interrogativi in serie i più dei quali "danno" risposte non positive nei confronti della band lombarda. Già perché infrared suonano, o almeno è questa l'impressione che vogliono dare, la musica che piace, e tanto, a loro e questo è un bene: peccato però che non riescano, fino in fondo, a trasmettere questa "gioia di condividere la propria passione" anche con gli altri (segnatamente gli ascoltatori). Si rimane così sempre in un limbo durante l'ascolto di questo album: da un lato si riconoscono quasi in maniera naturale i meriti ma, dall'altro, non si riescono proprio a tollerare i difetti.


Difetti che si traducono anche in tanta, troppo monotonia di stili e di argomenti, come se gli infrared da Milano amassero talmente tanto questo tipo di musica, un rock di maniera come andava di moda negli anni Novanta, da non essere mai in in grado di allontanarsi di un passo da esso. Anche nel loro pezzo migliore, "We are lovers" non si riesce mai ad avere una boccata d'aria fresca, ma si rimane sempre rinchiusi dentro questo dungeon composto da lunghi corridoio immersi nell'oscurità con un'unica fiaccola ad illuminare una serie di pareti spoglie: la fiaccola del rock duro. La fiamma è anche forte e rischiara tutto intorno ma se poi il "paesaggio" è sempre uguale tanto vale stare al buio no?

 

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La recensione Souls di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-24 11:07:19

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