One Boy Band Molti mondi 2018 - Cantautoriale, Indie

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Incontro-scontro tra l'elettronica e il cantautorato lo-fi

"Molti Mondi" è il nuovo lavoro rigorosamente homemade del cantautore siculo-brianzolo Davide Genco, alias One Boy Band. Dopo il primo Lp "33 giri di boa" datato 2017, l'artista di Vimercate rimette mano alla loop station e alla chitarra per proporre un nuovo lavoro composto da 8 pezzi apparentemente "facili".

Il suo è un indie pop ipnotico e orecchiabile allo stesso tempo: il nuovo disco presenta una struttura a specchio (4 pezzi che fanno riferimento ad un ipotetico mondo A e gli altri 4 con lo stesso identico titolo che fanno riferimento ad un altrettanto ipotetico mondo B). Dopo l'atmosfera onirica di "Casa (Mondo A)" è "Velocità (Mondo A)" a presentare ritmi e sonorità tra le più accattivanti del lavoro. L'universo ipnotico torna prepotentemente in "Perdita" e non abbandona l'ascoltatore prima  dell'inizio del "Mondo B", quando i pezzi vengono tutti riproposti in una versione completamente spogliata dell'elettronica, nudi nella loro versione più scheletrica, con la chitarra a prendersi la fetta migliore della torta (proprio la versione acustica di "Perdita" appare totalmente stravolta, guadagnandoci parecchio in termini di ascoltabilità immediata).

One Boy Band propone un'idea fresca, certamente ancora molto acerba ma con ottime prospettive. Per adesso è ancora uno stallo tra due mondi (volendo riferirsii anche al concetto del disco) che lo vedono in bilico tra il voler essere un novello Contessa (e almeno da questa prospettiva la strada da fare è ancora molto lunga) oppure assestarsi sulle melodie classiche del cantautore nostrano in veste lo-fi (decisamente più convincente almeno nelle melodie).

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La recensione Molti mondi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-31 18:51:57

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