I Matricola chiedono “scusa per il disturbo” ma sono i benvenuti nel panorama rock italiano, sempre bisognoso di nuove leve
Sembrano arrivare in punta di piedi, con il moniker, Matricola, che è quasi una dichiarazione di inesperienza che sottolinea tutta la strada da fare in salita verso la laurea, e con il titolo scelto per il loro ep di debutto, “Scusate il disturbo”, così educato e quasi incerto se farsi ascoltare o meno. Non lasciatevi però ingannare: la musica dei Matricola non è affatto sussurrata o timida ma anzi punta a far sentire le proprie sacrosante ragioni a suon di schitarrate distorte e melodie ruffiane quanto basta, che scuotono polpacci, glutei e pure la testa con l’headbanging.
Un lavoro che si può definire pop punk perché sicuramente è “pop” nel gusto melodico ed è “punk” per l’adrenalina e la velocità sprigionate, ma prende anche le distanze dalla classica attitudine scanzonata e solare di questo genere, fondendo piuttosto le sue sonorità con l’alternative rock e addirittura con l’oscurità della new wave e la rabbia dell’hard rock.
Il richiamo (dichiarato nella presentazione ma effettivamente confermato anche nelle ispirazioni che hanno dato vita a questi brani) è sicuramente di matrice anni ’90, decennio che probabilmente i nostri non hanno vissuto sulla propria pelle, dato che sembrano giovanissimi, ma che hanno saputo in qualche modo assimilare con autenticità e passione.
In “Scusate il disturbo” c’è la poesia metropolitana, c’è la voglia di scavare tra le proprie esperienze per dare un senso alla vita e alle ferite che provoca e ci sono racconti quotidiani che si delineano, pur senza discostarsi dai canoni, in maniera sincera e priva di forzature.
Si tratta di una primissima prova per cui la personalità e l’originalità verranno costruite con il tempo, ma intanto i Matricola dimostrano di avere scelto bene il loro corso di studi e confidiamo che la laurea arriverà presto e con lode.
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La recensione Scusate Il Disturbo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-22 18:54:27
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