malvacicuta ERMETICO MANIFESTO 2019 - Rock

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Un disco registrato live e accompagnato da una serie di quadri e di poesie per l’esordio sulla lunga distanza dei Malvacicuta. Questo è il loro “Ermetico manifesto”

L’accostamento della “malva”, spesso usata per i suoi poteri benefici, con la “cicuta”, nota per essere tossica e mortale (Socrate ne sa qualcosa), rende affascinante la musica dei Malvacicuta già dal solo moniker: un effetto di contrasti forti che si ritrovano poi specularmente nel dualismo della musica scarna e diretta del duo toscano, che da poco ha dato alle stampe “Ermetico Manifesto”, ottima dichiarazione d’intenti registrata in presa diretta per non scalfire in alcun modo l’autenticità del progetto.

La formazione, che annovera Maurizio Santini alla voce e alla chitarra e Marco Di Chiara alla batteria, fa subito venire in mente i Bud Spencer Blues Explosion, con i quali i Malvacicuta condividono anche le innegabili radici blues-rock e un certo amore per le sonorità sporche e per i controcanti della chitarra, la quale in diversi momenti non si limita ad accompagnare la voce ma le “ruba” attivamente il ruolo. Dal gruppo di Viterbini, però, i Malvacicuta prendono le distanze attraverso una voce potente e versatile, con uno stile che fonde quello di Manuel Agnelli con quello di Alberto Ferrari dell’era dopo “WOW”, per discostarsi poi ancora dai gruppi di questi ultimi attraverso ispirazioni derivanti direttamente dagli anni ’70, dal Lucio Battisti più aspro e rock fino ai Led Zeppelin.

Una formula che, almeno sulla carta, sembra già perfetta e che effettivamente non si smentisce ascoltando l’“Ermetico Manifesto”, un disco dalle ritmiche serrate, dai riff furiosi e dagli arrangiamenti costruiti con attenzione certosina, che si completa con i testi chiari e diretti che fanno riflettere su diverse sfumature di emozioni dell’umano (soprattutto su quelle più “oscure”).

Pensare poi che questo lavoro non si limita alla sola parte musicale ma si completa con dipinti e poesie originali, inscindibili dal disco, conferma definitivamente il fatto che ci troviamo di fronte ad un duo assolutamente insolito, che con un’“opera tridimensionale” (quasi un’“opera d’arte totale”) riesce a dimostrare tramite tre diversi linguaggi artistici il proprio coraggio, la propria originalità e il proprio talento.

 

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La recensione ERMETICO MANIFESTO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-05-13 17:45:54

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