Pota, 'sto punk rock bergamasco!
Si ride, in queste otto irriverenti tracce di Qlandia,secondo album registrato in studio dei Cornoltis, dopo una collezione di singoli e relativi videoclip usciti nel periodo che li separa dal loro esordio discografico con La Banalità del pene (2017). In mezzo, i Cornoltis hanno lanciato anche una serie su Youtube dal titolo "History Cornoltis", che ha valso loro una buona notorietà e apprezzamento, a partire dal territorio bergamasco. È lì infatti che si poggiano le radici della loro nascita e successiva unione e dove hanno potuto raccogliere i primi consensi nei numerosi e apprezzati live.
Mentre "Il mio carrozziere”, “Feci difficili”, “Good sensazioni” e “Gli striscioni degli sposi" sono le quattro tracce che il quartetto lombardo ha fatto uscire come singoli in questi ultimi due anni, "Il bibliotecario", "Usi e abusi delle torte salate dal XIII sec.d.c. ad oggi" (che già solo per il titolo...), "Sexcel" e "Se non scopiamo con questa..." sono le quattro inedite.
Come giustamente i Cornoltis hanno dichiarato nelle note di presentazione dell'album, "ogni tanto" hanno deciso di allontanarsi dal loro genere di riferimento, ovvero il punk rock. Questo non vale per le prime quattro tracce, dove il tiro e l'energia sono tali da richiamare alla mente i migliori gruppi statunitensi del genere degli anni '90. Mentre è totalmente vero per "Good sensazioni", alla quale i Cornoltis hanno deciso di applicare un bob-marleyano filtro reggae. "Il mio carrozziere", invece, è passata al vaglio della meglio dance di fine millennio, facendoci ricordare di quanto era bello andare a ballare la domenica pomeriggio. Chiude la ballata quasi romantica di "Se non scopiamo con questa...".
E mentre aspettiamo aggiornamenti dalla band riguardo a quanto dichiarato, appunto, nel titolo di chiusura, consigliamo Qlandiaa tutti quelli che hanno voglia di farsi un viaggio. Il dove ce lo metteranno i Cornoltis.
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La recensione Qlandia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-03 05:53:00
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