Antonio Altissimi Diario della notte 2018 - Cantautoriale

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Esordio poco convincente quello di Altissimi. A brano che strizzano l'occhio a certi suoni che sanno di Napoli e Mediterraneo fanno da contraltare brani scialbi e ordinari.

La Musica (la m maiuscola è voluta) è la più somma delle arti; è salvifica, ci avvicina all’immenso, al metafisico. E’ trascendete. Come la luna influenza le maree così Lei condiziona le nostre vite. Perché la musica è così, è viscerale, non ha tempo e non ha spazio definiti. E’abnegazione. La stessa che accompagna da una vita Antonio Altissimi, docente di scuola superiore con la passione per la musica. “Diario della notte”, la sua opera Prima, fuori per la sua etichetta 178 Productions, vede la luce nel dicembre del 2018 ed è composto da 10 brani, frutto di un lavoro di squadra grazie alla professionalità dell’editore musicale Bernardo Lafonte, alla competenza del tecnico del suono ed arrangiatore Roberto Caprari, alla maestria di Giuseppe Emanuele “Cicci” Benassi, pianista e arrangiatore e di Roberto Magnasciutti alle chitarre. Il progetto, in realtà, parte da molto lontano, nel marzo 2015 quando Altissimi pubblica il suo primo singolo “E ti aspetti che cambi” e, a settembre, “E' il respiro del mondo”.

“Diario della notte” è, essenzialmente, un disco che parla di speranza e futuro (“Hey ragazzo”, “La tua liberta”, “Giorno fortunato”) ma anche di rimpianti e sogni sfumati (“Avrei voluto essere”) e, poco velate, critiche alla modernità, allo stucco che ammanta le “Stars”. Dal punto di vista più intrinsecamente musicale ammicca, volentieri ma non sempre, a certi suoni che sanno di Napoli, di Mediterraneo, à la Pino Daniele (“E ti aspetti che cambi”, “E’ il respiro del mondo”, “Musica musica”). Non mancano passaggi a vuoto come l’arida “Ma che bella città” o la banale “Mondi indefiniti”.

Un esordio davvero poco convincente quello di Altissimi, spiace dirlo. A trame musicali di buon spessore fanno da contraltare brani scialbi, ordinari con testi convenzionali e davvero poco efficaci. Provaci ancora prof.

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La recensione Diario della notte di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-08-18 21:03:00

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