Max Pope, la nuova promessa della BRIT School, ritorna sulla scena musicale con uno splendido EP in quattro atti
Già il solo fatto di far parte della scuderia Universal e dell'aver studiato alla celebre BRIT School di Londra (dalla quale sono usciti nomi come Adele, FKA Twigs o Amy Winehouse) dovrebbe essere una garanzia assoluta di qualità. Tuttavia, mai dire mai, questa certezza potrebbe rivelarsi infondata e insensata, ma non è questo il caso.
Con il suo nuovo EP, "UP", il giovane artista britannico Max Pope ci conduce in un interessante viaggio musicale in quattro atti, che strizzano più volte l'occhio agli sviluppi elettronici che hanno invaso il settore della black music. Nel disco, infatti, si alternano abilmente parentesi nu soul ("Man On The Wire") ad altre più squisitamente pop ("Foot Of The Hill"), richiamando- sul piano sonoro- i lavori di artisti del calibro di Laura Misch o Jordan Rakei. A livello contenutistico, la delicata voce di Max ci racconta di profondi rimorsi circa il non aver vissuto appieno una storia d'amore, della tristezza derivante dal non sentirsi al proprio posto nel mondo, o ancora di vite emotivamente instabili. Il tutto con una ricercatezza testuale e una cura nel dettaglio degna delle migliori produzioni. Siamo estremamente curiosi di vedere come se la caverà il nostro artista sulla lunga durata.
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La recensione UP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-10-18 17:58:05
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