Max Zanotti A UN PASSO 2019 - Cantautoriale, Blues, Acustico

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L'ex leader dei Deasonika presenta il suo nuovo album ricco di ospiti e dall'anima blues

Max Zanotti si è trasferito di nuovo in un altro appartamento. Dopo essersi lasciato alle spalle i Deasonika e il suo primo album da solista, arriva in uno spazio artistico rinnovato e ricco di ospiti; lui ha le chiavi di casa, ma l’organizzazione degli ambienti è affare comune. Ecco perché “A un passo” ci appare come una dimora bellissima dalle molte anime, tenute assieme da un’idea di musica che raccoglie il senso classico e forte del blues, senza perdere autenticità. Il padrone di casa canta con voce di liquirizia e catrame e ci conduce in stanze inquiete, magmatiche; le sue canzoni mordono poi accarezzano l’anima. All’improvviso arrivano gli amici, e si fanno sentire: Silvio Pirovano, Kyla Perr, Geogeanne Kalweit, Francesco Setta, Dj Mike, Frank Lo Monaco circondano la personalità magnetica di Zanotti, rilanciandola con raffinatezza e carattere. Noi ci sentiamo ben accolti in casa altrui e non vorremmo più andare via quando ha inizio l’ascolto.

In una goccia di veleno” disegna un arido paesaggio americano in cui la voce si gonfia dolcemente, come acqua che scivola sul cuore. La chitarra non percorre contorni slabbrati, ma si fa delicata melodia. Segue “La mia sporca abitudine” che contiene qualcosa di santo e diabolico; le costruzioni sonore sembrano fatte di vetro e poi si rivelano solidissime attorno alla voce di Zanotti. Quasi alla maniera di “Personal Jesus” suona “Love me blind” che graffia le coscienze e ci prepara alla soavità vocale di Kyla Perr in “On the other side”. Sullo sfondo di un deserto dell’Arizona si avventura “Non ho visto niente”, in balia di trame narrative che danno senso e profondità ai ricordi. Interessanti gli interventi di Dj Mike e Francesco Setta in “Qualcuno qui si ferirà” e di Georgeanne Kalweit in “Blinking frames”. L’immagine di una candela che squarcia l’intensità del buio è la cover di “Devil in my vains” estratta dal songbook di Yelawolf, mentre “A un passo” chiude il cerchio di un album fatto di canzoni notturne e dolcissime.

Questo disco intriga e non delude, raccontando un pezzo di storia personale/ universale con la solita eleganza e attrazione. Zanotti ci mostra la sua nuova bellissima casa poco esposta al sole, in verità, perché quello che ama è raccontare la pioggia tra spiragli di sole.

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La recensione A UN PASSO di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-21 13:10:11

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