Split the Tempest (this things of darkness acknowledge mine) 2019 - Sperimentale, Pop rock, Ambient

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Tra blues e trip-hop, una colonna sonora teatrale che muove i propri passi con convinta autonomia

Musica transmediale per quindici tracce che non raccontano un compartimento artistico isolato, ma si prestano in forma di colonna sonora alla riproposizione teatrale firmata dal Teatro del Carretto della shakespeariana opera “La Tempesta”, tragicommedia incentrata sull'impossibilità di rappresentare il sogno.

L'opera è curata da Fabio Pappacena, Luca Contini e Giacomo Vezzani, che sono anche interpreti della messinscena: tra bassi avvolgenti e testi decantati in downtempo, i brani colorano atmosfere a forti tinte trip-hop, con piacevoli incursioni tra blues e rock. Un comparto musicale certamente curato nei dettagli, dalla fase compositiva fino alla registrazione e post-produzione, autentici punti di forza di questa compilation: l'ascolto in cuffia è riduttivo, mentre attraverso un buon impianto audio ci si immerge completamente nell'atmosfera teatrale che il suono e le parole enfatizzano.

È raro recensire dischi che sono d'accompagnamento per un'altra istanza culturale, ma posso affermare con serenità che questa colonna sonora può percorrere un proprio cammino autonomo senza necessariamente essere subordinata alla performance teatrale: ogni brano ha una sua funzionalità autonoma e risulta, nel complesso, un disco piacevole d'ascoltare.

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La recensione the Tempest (this things of darkness acknowledge mine) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-19 17:31:16

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