Nicodemo Ortodossia/Ortopedia 2019 - Cantautoriale

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Il ritorno di Nicodemo, sia elogiata la complessità.

Fuori dal flusso principale capita spesso di trovare le perle più preziose. Nel vastissimo ambito del cantautorato nostrano, negli ultimi anni, sedersi su sassi già riscaldati dagli altri è diventato uno sport un po' troppo praticato. Ma Nicola Pellegrino, in arte Nicodemo, ha sempre usato la sperimentazione e la ricerca come cifra della sua musica.

Giunto al quarto album solista si spinge ancora un po' più lontanto dalle rive della siucurezza, creando un'opera complessa e compressa. 29 minuti di durata, che però scorrono lenti, e in cui ogni secondo ha la sua specifica importanza. Ogni pezzetto deve essere sistemato per il verso giusto: è un principio ortopedico.

Nelle otto tracce di questo ricchissimo disco la voce pare arrancare dietro alla corsa della batteria, che detta legge in modo assoluto, come accadeva in alcuni brani del Bowie degli anni '90. La sezione ritmica crea una sensazione di loop alienante che non può non rimandare all'elettronica. E il debito con l'elettronica più minimale e ambient lo si ritrova nell'intro dei pezzi finali.

A differenza dei vecchi lavori, le liriche (sempre dense e cariche di un peso raro) non si stagliano più in modo totale sul resto degli strumenti. In "Ortodossia/Ortopedia" il cantautore salernitano riesce a rendere la voce molto più omogenea con tutto il resto. Riesce a creare un suono pastoso e avvolgente. Ed è forse per questo che ci vogliono diversi ascolti per comprendere tutte queste parole, mescolate in modo ermetico, da ascoltare con grande attenzione, da capire e interpretare.

E non è certo facile accettare l'insensibilità latente delle nostre vite, il nostro assurdo tentativo di nasconderci nelle opinioni che gli altri si fanno di noi, l'illusione di stare dentro tutte le cose contemporaneamente senza concederci realmente di stare in nessuna, il silenzio davanti a gran parte dei problemi. Nicodemo snocciola problemi enormi con frasi sconnesse, talvolta confuse tra loro, creando nella nostra mente una nebbia grigia, come quella che avvolge l'albero stilizzato al neon della copertina.

Senza più troppe speranze di contare più di tanto, cosa ci rimane se non ricercare il contatto? "Toccarsi è bellissimo". Una frase che andrebbe attaccata nelle strade metropolitane del mondo. il signor Nicola Pellegrino, in arte Nicodemo, si limita a cantarla, con la sua voce calda e severa, e ci fa un grosso favore.

 

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La recensione Ortodossia/Ortopedia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-10 00:44:59

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