Eliachesuona Obelia 2019 - Cantautoriale, Lo-Fi, Elettronica

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Elia che suona in Obelia ci offre uno spaccato dell'essere cantautore oggi

Alle volte in testa ci frullano domande un pochetto oziose ma che poi, essendo questi quesiti che ti tengono occupati per giorni, ci accorgiamo come non siano questioni così di secondo piano. Una delle domande che maggiormente hanno trovato spazio in noi nelle ultime settimane è la seguente: cosa vuol dire dirsi cantautore al giorno d'oggi? Beh, a dire la verità, non abbiamo ancora sbrogliato la matassa tuttavia l'ascolto di Obelia di Elia che suona ci ha offerto molto spunti di analisi. Fatto le debite proporzioni infatti, e tributato lo scontato omaggio a Dutch Nazari (che pare essere qualcosa di più di un'ispirazione per di Bologna, Elia che suona mostra tutta una serie di elementi che potrebbero essere utilizzati per stilare l'identikit del cantautore di oggi.

Ad esempio, e in un pezzo come Sbotto sono tutti rintracciabili, l'assenza o quasi di ogni dimensione politica, per un discorso tutto rivolto all'interno, verso la propria interiorità appunto. Interiorità che viene cantata da Elia che suona attraverso pezzi pop orecchiabili e dagli arrangiamenti semplici, quasi mai banali però. Ci sono intarsi di musica elettronica, più che altro di stampo simil-digitale, simil  anni Ottanta, quasi sempre lo-fi ma nulla di trascendentale o arzigogolato fino all'eccesso, anzi. Sono le parole, le parole in successione, le parole una incastrata con l'altra ad essere il cuore dei pezzi e dell'intero album. Un album che, senza prendersi mai (troppo) sul serio, ci racconta (molto) ciò che siamo oggi. Un ottimo lavoro, perfettibile, ma ottimo e interessante. 

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La recensione Obelia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-10 08:09:42

COMMENTI (1)

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  • ficostudiorec 4 anni fa Rispondi

    LUCEMIA (soldatini) pezzo bellissimo! bravo