Agrodolci canzoni d’amore che narrano piccole storie quotidiane nell’esordio solista dell’ex batterista dei Management
Tre soli pezzi per il primo passo da solista dell’ex batterista dei Management del Dolore Post-Operatorio (ora semplicemente Management). Nicola Ceroli si presenta direttamente con il suo cognome e racchiude nelle agrodolci canzoni d’amore di “Matilda” alcune piccole storie quotidiane vissute da soggetti diversi (dalla schiva Matilda della title-track fino agli amanti di “Come fare l’amore con te”, colti in un momento di cosiddetta “pausa di riflessione”, e a quelli della prescindibile “Poi in un bar”, la cui storia nasce nel dolore ma alla fine diventa amore). A queste canzoni si aggiunge poi la pulsante “Marica”, che non è una canzone d’amore ma una rappresentazione di figure in contrapposizione: le prime negative e “simpatiche come il gas” mentre l’ultima è Marica, il soggetto positivo che alla fine darà… fuoco alla città. Come viene spiegato nella presentazione, quest’ultima “è la traccia apripista per il progetto Ceroli, pubblicata il 27 dicembre 2019, e non è inclusa nell’EP” sebbene musicalmente ne costituisce una degna chiusura, pur discostandosi per tematica.
L’attitudine del nostro a cantare melodie malinconiche in maniera intima e quasi sussurrata trasporta questi brani in una dimensione introspettiva che si arricchisce con arrangiamenti puliti e semplici ma costellati di piccoli incisivi dettagli che fanno la differenza (i fiati di “Matilda”, il crescendo di “Come fare l’amore con te”, le chitarre ipnotiche di “Poi in un bar” e il groove di “Marica”). Circa un quarto d’ora di musica è un po’ poco per comprendere l’intero progetto e capire quindi quanto il nostro sarà in grado di mantenere alta l’attenzione sulla lunga distanza ma questo primo tassello discografico scorre piacevolmente e, nonostante alcuni momenti ridondanti, in fin dei conti convince.
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La recensione Matilda di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-15 11:58:17
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