AMP (A MOOD PROJECT) SIN 2020 - Techno, House, Electro

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"SIN", viaggio nel dancefloor ancestrale di A MOOD PROJECT.

A MOOD PROJECT, aka Dorian Muniz, torna con un nuovo Ep, e gli bastano poco più di venti minuti per farci impazzire, letteralmente. Le quattro tracce che compongono il suo "SIN", sono vere bombe ad orologeria, da testare rigorosamente su un dancefloor infernale.

Un viaggio nel peccato? Oppure fuori dal peccato? Questo forse sta a noi deciderlo, sta alla nostra libera interpretazione di tutte le atmosfere che si susseguono nell'ascolto. Opera quadripartita che si giostra tra  techno, house e dub, con qualche spruzzata (qua e là) del cosiddetto fattore T (dove T sta per Tamarro), che contribuisce a spingere, sempre più, soprattutto nei due pezzi iniziali, più cupi, più introspettivi, da ballare ad occhi chiusi.

Si inizia infatti con "Freedom", brano paradigmatico che manda in trance fino all'arrivo del drop; è dunque ora di aprire il guscio e di lasciare uscire tutto. Voci metalliche, "are you ready?", rumori altrettanto metallici. Un inizio coi fiocchi che ci traghetta nel cuore pulsante del lavoro, "Error"; ritmiche che variano, un'atmosfera ovattata che cresce e decresce il senso di angoscia con strani sbalzi.

Ma passata la metà le vibrazioni si alleggeriscono, nonostante a prendere il sopravvento sia la dub. "The Pat Of The Righteous Man" chiude le danze in un contrasto di chitarrine simil-funk, tempi che picchiano duro, e voci confuse, che sembrano quasi richieste di aiuto.

Un gran bel lavoro, frutto di mescolanze e sperimentazioni, che ci porta in una dimensione ancestrale, talvolta tribale; ci porta in un luogo dove la qualità della danza è parecchio alta.

 

 

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La recensione SIN di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-02-22 12:48:02

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