Metal e rap come se fossimo ancora nei primi anni Duemila con BEM
Nella Tela, quinta traccia di questo Bullet Throat di BEM è un pezzo che, sicuramente, spacca. Abbiamo voluto utilizzare un tipo di frase ma anche un gergo che andava molto di moda nei primi anni Duemila perché l'intero album ha un po' quel sapore lì. E intendiamoci: non è che a noi faccia schifo il gusto anche vintage di BEM per gli arrangiamenti e, soprattutto, per i suoni, però è un dato di fatto che va rimarcato così, proprio a esordio della recensione. Recensione che è in gran parte positiva perché la formula di Bullet Throat funziona anche se non ci sono canzoni, almeno a nostro giudizio, meritevoli di così tante lodi come la già citata Nella Tela. Luca Verde aka BEM, da buon produttore qual è, ci regala una qualità dei suoni sempre eccelsa mentre dal punto di vista proprio compositivo e di qualche arrangiamento vi sono molte possibilità di migliorarsi.
Nel complesso quindi il lavoro del ragazzo di Trani ci ha convinto e ci è piaciuto il suo gusto per quel suono lì, quel suono così da un certo punto di vista passato di moda ma anche, se lo si ascolta bene, ancora molto attuale. Quindi con la mescolanza di rap e metal nel cuore, non ci resta che ribadirlo: Bullet Throat è un disco che spacca abbastanza.
---
La recensione Bullet Throat di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-03-17 08:11:34
COMMENTI