Uto'pians (vol.1) Uto'pians (vol.1) | Various Artists 2020 - Strumentale, Acustico, Ambient

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Un disco prezioso per le orecchie e utile per l’ambiente, con la speranza che l’“utopia” possa farsi realtà

Nato dalla mente del pianista e compositore Jordane Tumarinson (di cui è presente il brano “Birth”), “Uto’Pians” è un progetto che va oltre la sola musica poiché, come il suo ideatore stesso afferma nella presentazione, questo progetto “crede nell’armonia fra la società e la natura”. Sin da subito il primo volume di “Uto’Pians” affascina quindi tanto per la caratura dei brani da cui è composto quanto per i suoi intenti, con i quali vengono idealmente cancellati o meglio ancora diluiti l’uno nell’altro i confini tra le nazioni (con artisti provenienti non solo dall’Italia ma anche dalla Svezia, dalla Francia, dagli USA, dalla Russia, dalla Spagna, dall’Inghilterra, dal Giappone, dall’Argentina…) e allo stesso tempi i confini tra i generi musicali (fondendo neoclassica, jazz, pop, ambient, elettronica…) fino a creare così un meraviglioso e variopinto intreccio di “musica e natura” che unisce l’intero pianeta.

Ciascun artista coinvolto in “Uto’Pians” presenta una propria composizione originale per pianoforte nata, come il titolo stesso fa intendere, con un obiettivo apparentemente “utopico”, ovvero quello di supportare la natura con la propria arte. Per questo volume, parte dei proventi delle vendite del disco saranno infatti destinati al santuario degli animali La Senda Verde in Bolivia.

Le 14 composizioni non sono tutte stesure per piano solo ma in diverse occasioni lo strumento concepito da Bartolomeo Cristofori si sposa con strumenti a corde, a fiato, batterie, archi ed effetti elettronici dando vita ad un album variegato ed emozionante.

Tra i pianisti coinvolti troviamo anche gli italiani Dario Crisman e Manuel Zito, il primo con la sua “Everything changes”, che si colloca tra i pezzi più coinvolgenti dell’intero lavoro, e il secondo con “Earth”, brano dai suoni morbidi e dilatati che fondono in un abbraccio armonico strutture dai richiami pop con un abito elettronico dal sapore vintage. Molto intensi anche il brano “Elysian” di Sharon Lynn Makarenko, con un crescendo di malinconia iniziale che sboccia poi in arpeggi che soffondono di colori pastello la parte centrale del pezzo per richiudersi nuovamente nell’intimità del finale, e “Stella Alpina” di Rebecca Jean Rossi che procede come un fiume in piena.

In poche parole questo primo volume di “Uto’Pians” è un disco prezioso per le orecchie e utile per l’ambiente che ci circonda, per cui ci auguriamo che il suo intento “utopico” possa diventare concreto e reale rinnovandosi anche con successive pubblicazioni.

 

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La recensione Uto'pians (vol.1) | Various Artists di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-04-16 19:25:26

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