Il chitarrista bolognese evolve la propria creatività per un approccio corale: il risultato è un disco molto piacevole.
Artista di lungo corso e figura eclettica nell'applicazione della propria creatività, Leonardo Serasini giunge alla prima prova sulla lunga distanza dopo un percorso fatto di tanto lavoro, collaborazioni, primi passi nel mondo degli inediti e tanta gavetta: spalle solide, come si suol dire, e tanta esperienza che confluisce nel long play autoprodotto “Splendida Ricompensa”.
Dodici brani a formare un ascolto molto variegato, che mette in mostra l'intero repertorio del chitarrista bolognese: tra composizioni fondate sullo strumento a sei corde, si fa spazio una costruzione corale insieme agli LSQ, la band che di fatto accompagna Serasini in buona parte di questo percorso scandito da una dozzina di tappe. Le stratificazioni ed i concetti presenti sono molteplici, si sconfina anche nel cinema arrivando a citare Lynch, Benigni, Oliver Stone e Woody Allen attraverso un parlato di una delle sue più brillanti commedie (“Basta che funzioni”), ma la vera sostanza di questo disco è la capacità di attraversare i decenni, dimostrarci la bontà dell'approccio chitarristico e provare anche a dettare qualche trend per il prossimo futuro.
Un ascolto a tutti gli effetti atemporale, dove “Luci della civilità” merita molta attenzione: Leonardo Serasini mostra le proprie qualità chitarristiche (sontuose) senza perdersi nel mero esercizio di stile. È la splendida ricompensa per la carriera sviluppata fino ad ora, ed una piacevole sorpresa per chiunque voglia trascorrere del tempo in compagnia di questa release.
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La recensione Splendida Ricompensa di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-17 01:59:58
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