HOKA HEY II 2020 - Rock, Blues, Alternativo

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È un giorno buono per ascoltare il secondo disco di Hoka Hey: venature blues caratterizzano un rock alternativo efficacemente composto

Dalle ceneri dei Laika Vendetta ed attraverso un'esperienza nel settore musicale ormai decennale, nasce il duo Hoka Hey, attivo dal 2018 e che ha già pubblicato un primo episodio discografico intitolato “Super Legato Mantra”. La seconda volta, nella forma di extended play, prende il nome di “II”, pubblicazione autoprodotta.

Un concept importante dietro un titolo così stringato: il numero romano due, per indicare il numero minimo che concretizza un'unione, ma anche la seconda pubblicazione ed il simbolo universalmente riconosciuto per mettere “in pausa” i lettori musicali. Il concetto più importante, che diventa filo conduttore delle cinque canzoni, è quello che riguarda l'incontro del diverso, diventare una singola forma con chi ha caratteristiche diverse, per completarsi e superare le trappole mentali che creano divisioni. Sul piano musicale, il duo teramano suona un rock alternativo dalle venature blues, caciarone ed effettato al punto giusto: tra melodie robuste, si fanno spazio i testi ben interpretati dalla voce di Emidio de Berardinis; si parte con un “Andrà tutto bene” così determinato che non si riesce a pensare altrimenti, per arrivare all'incedere danzato di “Respirare”. Nel mezzo, canzoni con una propria anima ed una tensione che non accenna a calare neanche per un istante.

C'è una bella storia dietro “Hoka Hey!”: era il grido di battaglia di Cavallo Pazzo e stava a significare “Oggi è un buon giorno per morire!”; mi offre l'occasione per una chiusura emblematica: credo proprio che oggi sia un buon giorno per ascoltare Hoka Hey!

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La recensione II di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-06-02 00:02:35

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