Unwelcome Rifles 2020 - Crossover, Nu-Metal, Post-Rock

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il ritorno degli Unwelcome: un'insalata di riff cazzuti, sempre all'insegna del crossover.

L’onda del crossover, quello cazzuto coi distorsori grassi, quello tendente al nu metal, ha ancora qualche scossone da dare. Gli Unwelcome sono qui per questo, quasi vent’anni dopo il disco d’esordio, a dirci che si può far ancora male coi chitarroni, le urla, e una buona dose di nostalgia. Sono riusciti a pubblicare "Rifles" dopo tanto tempo dalla registrazione (i brani sono principalmente datati tra il 2002 e il 2004). E da qui dobbiamo partire.

Si potrebbe infatti dire che si tratti di un disco d'altri tempi, ma è inutile dirlo perchè è proprio così. Possiamo dunque chiederci: com'è invecchiato "Rifles"? Direi piuttosto bene. La qualità del lavoro la si desume dal fatto che sia tutt'ora credibile. Gli strumenti e il cuore sono ancora rivolti principalmente a Korn e Deftones (fatta eccezione per "Citizen Kane", rigurgito dirompente e nirvaniano con l'album comincia), ma si tratta solo di un pastone che sta alla base del sound. Alla fine ogni canzone viene modellata con diverse svirgolate più o meno punk, più o meno emo, e il tutto risulta più godibile, e soprattutto più incisivo. Si va al massimo.

Gli Unwelcome non sono per nulla sgraditi. Sono sboccati e strafottenti. La voce di Andrea, prima grumosa e roca, poi disperata e claudicante, come andava molto a cavallo tra gli anni '70 e '80, canta in un inglese masticato sbattendo i denti, creando strane immagini, inquietanti, con cui vengono conditi alla perfezione tutti i riff. Puro spirito, pura anima spremuta da ogni poro della pelle. 

Alla fine i ragazzi ci regalano anche un paio di chicche. Due versioni alternative, di "Nicholas" e "Teenage Mutant Witch". Un regalo che suona come un "ce n'è voluto di tempo, ma adesso vi diamo tutto quello che possiamo".

Viene un po' da rammaricarsi del fatto che "Rifles" abbia visto la luce solo oggi. A tempo debito sarebbe stato sicuramente più ascoltato, e avrebbe dato alla band cuneese le giuste soddisfazioni. Ma allo stesso tempo può essere il loro nuovo trampolino. Noi siamo qui ad aspettare.

 

 

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La recensione Rifles di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-05-27 16:07:43

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