FUZZ Synesthesia Vol.01 2020 - Strumentale, Nu jazz, Ambient

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Il punto di forza del progetto FUZZ di Alessio Caorsi risiede senza dubbio nell’equilibrio

Il punto di forza del progetto FUZZ di Alessio Caorsi risiede senza dubbio nell’equilibrio. Quella sensazione di piacere e di distensione che si ricava dall’ascolto del quarto d’ora abbondante di “Synesthesia Vol.01” infatti è frutto innanzitutto della capacità dell’autore di dosare gli elementi in maniera ragionata, con un gusto e una competenza che determinano un’immediata empatia sonora.

Cinque fotografie musicali che prendono spunto da altrettanti scatti di Matteo Castellani e che disegnano paesaggi pieni di significato, ambientazioni che non solo riescono ad accompagnare le immagini, ma forniscono un loro proprio racconto, sovrapponibile ma anche potenzialmente disgiunto dal disegno originario.
I brani, costruiti principalmente a partire dalle chitarre, mostrano percorsi possibili disegnando strade alternative e mantenendo per tutto il viaggio una vena di malinconia: dalle trame sofisticate di “Miglior Rifugio/Best Refuge” a quelle più immaginarie e cerebrali di “Faro/Lighthouse”, dai momenti sospesi di “Ultimo Sole/Last Sun” a quelli più netti di “Mondo Proibito/Forbidden World”.

Buone idee trasformate in ottima musica, con la speranza che non resti un capitolo isolato nella produzione dell’artista ligure.

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La recensione Synesthesia Vol.01 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-09-03 17:27:40

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