Ash of Nubia Golden In Fractures 2020 - Strumentale, Alternativo, Post-Rock

Golden In Fractures precedente precedente

Uno stile visionario ma allo stesso tempo estremamente concreto per cinque brani perfettamente a fuoco.

Otto anni sono un periodo piuttosto consistente nella vita di una persona, trascorso il quale si è certamente diversi, cambiati, cresciuti. Allo stesso modo, otto anni sono un intervallo che nella storia di una band rappresenta un intero universo; gli Ash of Nubia hanno potuto sperimentarlo con mano e il tempo trascorso tra il primo ep, “Medemia Argun”, del 2012, e il recente “Golden In Fractures” dice molto su quanto il peso degli anni abbia influito nel loro percorso insieme.

La band torinese, in ogni caso, aveva già colpito l’attenzione per la qualità delle proprie sonorità e la capacità di scrivere cavalcate energiche e dense di pathos; da queste parti tuttavia, gli si rimproverava la ripetitività di una formula che, per quanto azzeccata, alla lunga rischiava di essere ridondante.
“Golden In Fractures” però è un lavoro accurato in cui la band è riuscita ad aggiustare il tiro senza snaturarsi: il loro rock-alternative strumentale ha mantenuto la medesima carica, i chiaroscuri, la profondità dell’immaginario e delle atmosfere. Allo stesso tempo però la scrittura è più matura, articolata nella composizione e decisa nelle sperimentazioni. Uno stile visionario ma anche estremamente concreto che ha messo da parte indugi e inesperienza per mettere in fila cinque brani perfettamente a fuoco.

“Golden In Fractures” è il modo più corretto per riprendere il discorso interrotto otto anni fa. Adesso c’è un nuovo punto da cui ripartire per una storia che sembra avere ancora qualcosa da raccontare.

---
La recensione Golden In Fractures di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-08-04 15:35:18

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia