The Hitcher Vojager 2019 - Strumentale, Sperimentale, Elettronica

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Un album complesso ma tanto affascinante

Una cosa la si può dire, ancora prima di "passare dal via", a proposito di "Voyagedi The Hitcher: tutto è tranne che un lavoro semplice. Già perché pezzi quali, ad esempio, "War in Cosmos" puntano tutto sulla sottrazione e sulla capacità, non sempre centrata, di evocare questo o quell'immaginario, una certa qual sensazione oppure, ancora più difficile, far immaginare nell'ascoltare un panorama alieno o, comunque, non umano. Ecco, capirete bene che attraverso un'elettronica fortemente sperimentale e minimale l'impresa per la band di Lugo non è nient'affatto semplice. Eppure i romagnoli ce la mettono tutta e, anche se non sempre, alle volte riescono a donarci le sopracitate emozioni.

Questo album quindi (contraddistinto da una copertina che, perdonateci, ma giudicare non propriamente bella è un grandissimo eufemismo) è un'ardua escursione su un terreno scosceso, pieno di salite e avvallamenti vari che però dona, quando si arriva in cima, un panorama mozzafiato. Se vi piacciono i racconti o i romanzi sci-fi troverete "pane per le vostre orecchie" in pezzi come "Clear" che, almeno per noi, è di gran lunga la traccia migliore di tutto il disco. Su una cosa però bisogna dare atto a The Hitcher: i ragazzi di Ludo hanno coraggio e visionarietà da vendere. E questa è, sempre, una cosa positiva. 

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La recensione Vojager di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2020-11-05 18:08:25

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