Spiral Phase #3 1998 - Funk, Drum & Bass

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Un disco sicuramente interessante che abbraccia le piu' moderne tendenze musicali, anche se senza mai spingersi troppo verso direzioni puramente sperimentali, sempre pero' attento a tendere una mano al passato, con ottimi spunti inventivi sonori.

Sembrerebbe infatti difficile conciliare la musica funky, erede della disco anni '70, fraseggi fusion ed atmosfere ben piu' lanciate verso il futuro come quelle rilassanti ricreate dalle voci angeliche del trip-hop oppure come quelle caotiche costruite dalla batteria drum and bass.

Definitelo come volete, funky futuristico, o elettronico, fatto sta che l'idea non e' affatto male; chiaramente e' un disco non ancora facilissimo da ascoltare, per chi non si e' ancora mai avvicinato a sonorita' cosi' "strane" e in un certo qual modo "assillanti".

Comunque, la vivace combinazione di elementi del sound del passato e del futuro riesce a rendere il tutto piu' semplice da ascoltare, anche ai profani, senza mai diventare troppo pesante.

Senza dubbio e' un lavoro che ha un chiaro obiettivo, quello cioe' di condurre per mano l'"anima" dell'ascoltatore ed aiutarlo (concedetemi la metafora), come Caronte, mitico traghettatore dell'Inferno Dantesco, ad attraversare il fiume che separa due mondi musicali differenti; da una parte le sonorita' piu' dirette che tutti noi abbiamo ormai imparato ad ascoltare e che ci hanno piu' volte conquistato, dall'altra invece da quelle piu' tecnologiche e allo stesso tempo piu' aderenti alla societa' moderna.

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La recensione Phase #3 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-11-09 00:00:00

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