Daniele Fortunato Quel filo sottile 2020 - Cantautoriale, Folk

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"Quel filo sottile" tra disagio e bellezza che ci lega ad un cantautorato di perfetta indagine interiore

C’è un filo sottile che ci lega alla vita, non permette innocenza ma un’adeguata consapevolezza non esente da inquietudini e felicità. Quel filo teso tra noi stessi e il mondo abbraccia la complessità delle relazioni, dei sentimenti e vibra di tensioni diverse. È raramente più lungo di una notte, a volte si srotola all’aurora o su un presente illimitato, determinando i confini tra visibile e invisibile, quasi un’esitazione di fronte alla realtà. L’album di oggi usa “Quel filo sottile” per svelare il legame, infinitamente modulabile, tra disagio e bellezza. L’uso di una apparente ingenuità comunicativa si fonde con uno stile musicale che fa del cantautorato e del folk l’elemento perfetto per l’indagine interiore, mentre resta una domanda sospesa come un filo sottile sopra le nostre teste: il lessico perfetto dell’amore chi lo sa spiegare?

Le prime pagine” di una relazione sono tutte da scrivere avvolte in ansie, timori e speranze. Un motivetto leggero risuona nella trepidante attesa di un tramonto perfetto, che scioglie la paura di sbagliare e ci fa sentire umani. Ma l’“Aurora” che sopraggiunge ha il sapore della fine, di qualcosa che rimane nelle pieghe di un addio; e ci si sente “Mancini maldestri”, imperfetti e fragili, “Come le stelle” appese a “Quel filo sottile” che resta intrecciato alla vita, per svelarci “L’intelligenza delle sfumature”.

Magari la musica rimane un po' fine a sé stessa, ma il tutto è calibrato da delicatezza e da una sensibilità accesa che funziona all’ascolto.

 

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La recensione Quel filo sottile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-02-11 18:41:51

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