Francesco Fry Moneti COSMIC RAMBLER 2021 - Folk, Etnico

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"Cosmic Rambler" di Fry Moneti è un incontro di geografie lontane, dalle influenze etniche e con il contributo di amici musicisti che tocca le corde dell'anima

Con questo album Francesco Fry Moneti celebra un’esperienza sonora che parte da molto lontano. Nel nucleo originario dei futuri Negrita, tra i padri fondatori della Casa del vento, membro stabile dei Modena City Ramblers oltre che turnista per Donà, Benvegnù, Bandabardò, Joycut e altri ancora, Fry Moneti fa della sua lunga carriera artistica, una nuova esperienza musicale con l’uscita di “Cosmic Rambler”. Nato in totale libertà creativa, raccogliendo influenze irish, etniche, rock, folk in un pugno di composizioni strumentali, questo debutto solista ospita anche artisti importanti. Difficile non immaginare “Cosmic Rambler” come una intima enclave di amici musicisti che sanno toccare le corde dell’anima. In effetti si tratta di un ottimo disco, per la ricerca dei suoni - un incontro non banale tra geografie lontane, tra nord e sud del mondo – per la loro dilatazione spazio-temporale, la dimensione elegiaca ed emotivamente coinvolgente dei pezzi.

A perfect storm” è una sinestesia piena di suoni, colori, atmosfere che pare di toccare con mano; in “African scars” arriva il contributo del primo ospite: Patrizio Fariselli (Area) spinge il pezzo verso una malinconica tensione tra partitura cinematica e libera improvvisazione. Il segno di una estetica etno-elettronica la si ritrova in “Electric Ghibli” e in “Jerusalem vibes”: riti tribali, echi mediorientali, sacralità e antiche tradizioni, tra presente e passato, liberano magnetismo e mistero. “La valse du sang” ha il sapore affascinante di un borgo francese e “Lorenzo the magnificent” sembra trasportarci nell’arte musicale del Rinascimento. Alfio Antico è il secondo ospite del disco e “My sweet tsunami” è un modulato canto senza parole, accompagnato da un battito cardiaco pressante, primordiale, che si intreccia con sonorità magistralmente dosate in tensione crescente. “This is the world we live in” con Francesco Di Bella (24 Grana) apre una frontiera tra nord e sud del mondo attraverso distese di suoni contemplative e riflessive.

Un disco che incanta e fa emozionare chi si sente qualche goccia di Mar Mediterraneo nelle vene e il cielo d’Irlanda nel cuore.

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La recensione COSMIC RAMBLER di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-04-20 17:08:34

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