Cantautorato pop semplice con elettronica non plasticosa.
Da quando il digitale ha reso liquida la pubblicazione della musica, è consuetudine far uscire i singoli a prescidere da un disco, senza un progetto a tutto tondo di cui le canzoni sono parte narrativa. I brani degli Stonhead beats, invece, nonostante siano tutti usciti in precedenza separatamente, hanno un cuore comune, come stile di scrittura dei testi, area tematica e sonorità, e comunque, per essere una raccolta, sembrano concepiti insieme.
Cantautorato, semplice. Canzoni d'amore e di sentimenti, immagini inedite ed efficaci, come raccontare una Notte con un messaggio perso perchè "avevo la vibrazione", forse c'è qualche ingenuità armonica e testuale – prevalentemente alcune rime e Dirti Che –, ma tutto sommato un lavoro che, per quanto derivativo, scivola leggero con arrangiamenti che innestano in maniera intelligente un'elettronica non plasticosa su melodie semplici, al servizio del testo e della voce precisa – riporta alla memoria alcune cose del bravissimo Zibba.
Synth e drum machine sono soltanto il motore nascosto delle canzoni mentre caldissime chitarre e piani elettrici rivestono canzoni che probabilmente hanno risentito troppo l'influenza dell'ondata indie degli ultimi anni, ma che nonostante qualche riflesso condizionato riescono a non imitarla e a risultare credibili, ma soprattutto a lasciare trasparire una buona capacità compositiva.
Cronico, alla composizione e alla voce, sa scrivere canzoni, è evidente: c'è un suono e uno sguardo per fotografare la realtà attraverso i dettagli che, senza sovrastrutture e senza ricercare la contemporaneità a tutti i costi potrebbe partorire qualcosa di ancor più personale.
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La recensione Cronico - ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-30 02:43:48
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