Senza fare troppo rumore lvca e ilovenikobrens stanno costruendo nel modo giusto un orizzonte musicale e stilistico sempre più emancipato e personale. In s.e.n.t.i. cantautorato e rap si mescolano in modo tradizionale, regalando due guizzi degni di nota nel finale
Lvca - al secolo Luca Rebellato - è un ragazzo veneto dal basso profilo musicale. Dal 2017 collabora stabilmente col beatmaker ilovenikobrens, in un percorso di crescita musicale che ha portato la coppia a pubblicare diversi singoli e un ep. Il loro nuovo lavoro è uscito lo scorso 30 aprile. Senza Elettricità Non Trovo L'Interruttore, un titolo condensato per comodità o per doppio significato nell'acronimo s.e.n.t.i.
Sui beat dolci e talmente pop da portare conforto del suo compare la voce di lvca corre alternando rap e cantautorato nostalgico, appeso alla musica d'autore dai toni sbiaditi della generazione dell'it-pop. Scorre tutto bene, senza attrito, tra chitarre acustiche e tastierine non troppo invadenti. Sono suoni e atteggiamenti consueti, in cui ci si ritrova a meraviglia. La prima parte non lascia un gran segno, nonostante il pezzo d'apertura precipitevolissimevolmente faccia emergere una buona tecnica, nella scrittura come nel flow. Tuttavia sembra tutto troppo giusto.
Il vero guizzo arriva verso la fine. lvca non esiste è una traccia in cui il Nostro lascia la sua stessa arma di distrazione in un angolo. Non è un compito fatto alla perfezione, ci scappano perfino due rime fatte con la stessa parola. Eppure è in questo modo che sentiamo davvero aprirsi il cuore - e il grande talento - di lvca, intento a raccontare una crisi d'identità d'infanzia, un processo lungo e faticoso nel quale l'obiettivo è farsi accettare dagli altri, come unica condizione per arrivare ad esistere. In questo modo il guscio si rompe, e la chiusura dell'ep affidata a ti bacio ci lascia con una bellissima freschezza ironica, che nelle battute iniziali e nel ritornello fa vagamente pensare al citazionismo irresistibile di Tutti Fenomeni.
Senza fare troppo rumore lvca e ilovenikobrens stanno costruendo nel modo giusto un orizzonte musicale e stilistico sempre più emancipato e personale. Il loro percorso dovrebbe proseguire direttamente dagli otto minuti finali di s.e.n.t.i., con questa urgenza, con questo genuino menefreghismo educato che ha fatto risollevare in un attimo un ep partito su binari troppo comodi.
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La recensione s.e.n.t.i. di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-05-27 14:17:00
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