Magritte Casa degli specchi 2021 - Cantautoriale, Alternativo, Pop rock

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Un affascinante universo pop rock, con una voce cantautorale femminile e una magnetica nostalgia

Quanti film si potrebbero realizzare raccontando le storie dei gruppi, che sono nati durante l'emergenza sanitaria internazionale e si sono ritrovati a incidere la propria musica tra mille difficoltà. Una di queste pellicole potrebbe essere ambientata nella "Casa degli specchi", il primo album dei Magritte con otto canzoni che hanno messo i semi durante la pandemia. Il quartetto di Aosta plasma la sua idea cantautorale di pop rock alternativo tramite la voce di Giada Cognein, la chitarra di Luca Consonni, il basso di Chris Costa e la batteria di Stefano Angelini.

Con un'introduzione strutturata, "Pandora" crea subito una bella dimensione sonora di ritmata malinconia crescente, su cui forse la voce si affaccia un po' timida ma con una vena interessante, come accade anche in "Vuoto": l'impressione è che il canto diventi un contorno e invece potrebbe essere più protagonista. "Perfido" e "Cosa sei" raggiungono un buon equilibrio fra ritmo, orecchiabilità e pop, mentre "Rising Sun" sorprende con un pindarico mix di italiano, inglese e strumenti.

Una nostalgia dolente e magnetica attraversa tutto il disco. Le note fanno pensare a tratti a un immaginario in stile Afterhours al femminile - come nel "futuro che non c'è" di "Lyme" -  o direttamente alla loro amica e brava cantautrice Cristina Donà. Si può migliorare la produzione ma l'universo della band è affascinante, a patto di prendere sempre più sicurezza di sé. La penna è creativa e occorre far tesoro di questa capacità di scrittura: si può incidere di più, prendendo le parole e facendole esplodere.

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La recensione Casa degli specchi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-08-16 14:43:16

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