Frah Quintale Banzai (Lato arancio) 2021 - Pop, R&B

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Il "Lato arancio" di "Banzai" completa un progetto ambizioso che vede un Frah diverso e sempre fedele a sé, una naturale reazione al malinconico blu del primo lato del disco

Non sarò io a definire Banzai “il disco della maturità” di Frah Quintale. Sarà qualcun altro, disabituato alle evoluzioni degli artisti, spesso soliti adagiarsi sugli allori del primo successo per poi ripetere formule simili. Frah Quintale non matura: cambia, cresce, fa del suo essere cangiante una dichiarazione d’intenti.

Lato arancio è la seconda parte del progetto Banzai, una naturale reazione più solare al malinconico blu del primo lato del disco, espressa non solo nella colorazione della copertina, ma anche nelle sonorità più chill e nei testi da diario narrativo. Al centro, una riflessione ancora più attenta su sé stessi, oltre che sui sentimenti: la solitudine di Giorni da solo, la crescita da cui si scappa “fingendo di essere un altro” per piacere alla ragazza più giovane di Cardio, il cui testo ironico è il vero gioiellino di scrittura del disco, mentre l’arrangiamento ha tocchi old school nel pieno stile nostalgico a cui Frah ci ha abituato. 

Del “disco della maturità” non ha la pesantezza dell’etichetta, anzi, il Lato arancio scorre leggero e gioioso, sembra disegnato intorno all’autoradio in un viaggio in superstrada o nel superspazio – Pianeta 6, con l’ispirazione dei Daft Punk, per stessa ammissione –, ridacchiando su citazioni vintage e sfiorando immagini di semplicità, come “un bar chissà dove in Italia” “dopo un anno da dimenticare”, ma anche l’Italia dei mondiali 2006, che scalda il cuore ogni volta che viene citata: continuate a farlo, vi prego.

Nel sedile posteriore di questo viaggio ci sono appoggiate strumentali elettroniche sottili unite a chitarre raffinate e mai invadenti, che insaporiscono di vivacità tutto il disco: effettate, ariose e spesso suonate da guest come Ramiro Levy dei Selton. Oltre a lui, tra i sodali del disco ci sono il consolidato Ceri alla produzione – perfetta per far festa – e Franco126 alla voce su Chicchi di riso, che insieme a Le sigarette e Sì può darsi è tra le candidate a tormentare in radio.

Il Lato arancio di Banzai completa un progetto ambizioso che vede un Frah diverso e sempre fedele a sé, la voce sbadigliosa a volte entra in un vocoder per diventare ultraterrena, altre si veste di ironia e ed altre ancora di malinconia, lasciando sempre intatta una riconoscibilità del timbro invidiabile. Anno dopo anno non si può che dire alla prima nota: "È lui. È Frah Quintale".

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La recensione Banzai (Lato arancio) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-04 02:16:00

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