Chris Yan Blasé 2021 - Sperimentale, Elettronica, Ambient

Blasé precedente precedente

Il polistrumentista Christian Mastroianni stupisce e si stupisce

Forse neppure Chris Yan aka Christian Mastroianni si aspettava un risultato tanto lusinghiero per il suo Blasé. Voglio cominciare così questa mia recensione, quindi con una supposizione abbastanza strafottente perché vi confesso una cosa: questo disco è stato uno dei dischi che maggiormente mi hanno stupito dall'inizio di quest'anno. Un po' perché in redazione l'abbiamo ascoltato nei momenti del Fuorisalone, e quindi con un occhio ancora più bendisposto alle cose veramente stilose e un po' perché se intitoli un pezzo Vernunft è ovvio che hai molta poca paura di presentarti al pubblico.

Ed è proprio così: nella sua solida armatura sperimentale Chris Yan realizza un lavoro denso e profondo, dove il suono, curato nei minimi dettagli è diretto viatico di un emozione, un concetto oppure un ricordo. Ah, ma mi stavo dimenticando: quasi in maniera scontata, ma è giusto ricordarlo perché magari si rimane delusi di fronte a qualcosa che non è, questo è un disco in modo manifesto sperimentale, quindi non per tutti anzi, forse, per pochi.

Il compositore di Forlì, infatti, ingaggia una sorta di singolar tenzone con l'ascoltatore, trascinandolo nel "suo" mondo nonostante lo scotto da pagare sia alto: un astrattismo che sfocia nell'etereo. Se però non avete timore del sgretolarsi della materia, questo album fa per voi. 

---
La recensione Blasé di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-13 08:22:36

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia