$kake, in un certo senso, è l'anima musicale di Parma.
Che tipo di ambient è quella proposta da $kake in Parma, il suo nuovo disco? La domanda non è peregrina quando si ha davanti un simile disco che non è l'album di più semplice ascolto del 2021 ma che, parimenti, regala anche delle belle sorprese. Perché, al contrario di tanti altri lavori, diciamo così, del medesimo genere, $kake riesce, praticamente a ogni traccia a sorprendere l'ascoltatore. Infatti la sua ambiet è urticante, in certe occasioni, poetica e delicata in altre. Insomma è multiforme come è multiforme la carriera del bassista parmense che ha militato, tra gli altri, nei La Spina (tour Baby Champagne), i Reflue dei primi due lp (Slo mo e A Collective Dream) e il combo jazz Bob Bellanova.
Tutte queste esperienze, che come avete avuto modo di vedere sono quanto mai variegate, confluiscono nel disco che porta il nome della sua città natale: una specie di omaggio "sonico" che però si traduce nel risultato più lontano possibile da ogni elemento dolciastro.
Qui è tutto, come dicevamo prima, puntato e spigoloso, potremmo dire "cattivo" ma nel senso positivo del termine: ovvero $kake qui vuole fare la musica che gli piace e che lo appaga, senza fare mezzo sconto a nessuno. Non sarà il disco più di easy-listening del 2021 ma è un lavoro interessante, specie per la qualità sonora di pezzi come Sound of the Mass.
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La recensione PARMA: hidden and imaginary landscapes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-01 08:04:28
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