LesEnfants Brilla 2021 - Pop, Indie, Post-Rock

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Più melodici della musica melodica, più liquidi degli arrangiamenti liquidi, i Les Enfants suonano sempre più come una certezza

Quando ci arriva all’orecchio una nuova pubblicazione dei Les Enfants viene sempre da chiedersi dove fossero finiti. La band milanese si prende pause ripetute, per le molteplici attività – musicali e non – che occupano quattro membri della band, e per questo la loro musica è sempre avvolta dall’aura del bisogno espressivo. Quando c’è qualcosa da gridare forte Marco &co mettono la testa fuori e rilasciano canzoni che funzionano sempre alla perfezione, forse perché tutte variazioni di una ricetta che si è scoperta infallibile.

Le difficoltà sull’uscita di Brilla riguardano ovviamente la pandemia. Prima solo su bandcamp, ora il nuovo album del gruppo fa il suo debutto in società ufficiale, di fronte a un pubblico più grande, dopo che gran parte delle canzoni che lo compongono sono già state ascoltate sotto forma di singolo, e in qualche preziosa occasione dal vivo. Brilla si è preso qualche mese di ritiro spirituale, e ora può risuonare molto forte, perché se lo merita.

Lo stile è quello dei Les Enfants di sempre, in quella mistura avvolgente di pop tastieristico che trova il suo paradigma in Non Amarsi. Alta cantabilità, possibilmente con le braccia al cielo e la gola squarciata, malinconia e piccole verità su cui pensare a lungo, e un sapore algido quasi nordeuropeo. Il freddo delle canzoni di Brilla è confortante, odora di giubbini usati da sempre, di un ritorno dell'inverno che ci coglie nei panni che abbiamo bene o male sempre indossato. La ricetta di cui sopra è infallibile perché finita l'intro di ogni pezzo arriva l'universo melodico di una band che non ha mai voluto sconvolgere, ma ritagliarsi la propria storia fatta di note e confessioni non proprio sussurrate.

I Les Enfants usano elementi ritriti allo sfinimento, ma con essi forgiano le loro piccole e singolarissime sfere di pop limpido. Più melodici della musica melodica, più liquidi degli arrangiamenti liquidi, suonano sempre più come una certezza. Una certezza che ha bisogno di ritirarsi in montagna per ricaricare le energie da spendere con generosità. Fuori moda e dediti all'osservazione musicata, guidati da una voce capace di smuovere perché rifugge posture comode e si appoggia come sa sulle note che la circondano. Brilla zampilla di quella luce azzurra che ha trasformato ascolti post-rock in pezzi da cantare allo sfinimento. Quella luce azzurra che emana quando Michele, Marco, Umberto e Francesco suonano, ad occhi socchiusi, nel loro vortice controcorrente.

 

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La recensione Brilla di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-09-13 17:15:00

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