Panda Clan Circumvention 2021 - Rock, Post-Rock, Urban

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Un tentativo anonimo di analizzare la tremenda realtà della società odierna, dove le parole diventano manifesto della volontà di cambiamento.

Panda Clan: un misterioso collettivo milanese, nato per criticare attraverso la musica la disumanità e la perdita di identità nella società attuale, dove sembra non esserci più spazio per chi ancora crede in qualcosa di meglio, andando oltre alle insostenibili idee di un mondo capitalista e governato da personaggi vuoti.

Il nuovo ep si compone di sei tracce, uscite per Maldito Records, un urlo anonimo che vuole tentare di spezzare il silenzio quando nessuno sembra disposto a parlare/agire per cambiare la realtà. Circumvention è un lavoro che nasce per protestare, per farsi ascoltare, anche senza apparire in prima persona, per sottolineare che forse ultimante la potenza comunicativa della musica è passata in secondo piano rispetto all’immagine.

Difficile è riuscire a racchiudere il sound dell’ep all’interno di un solo genere, perché si va dall’hardcore unito a basi hip hop, passando per sonorità quasi trap e chitarre che accennano ad una sorta di bossanova rock, con l’aggiunta di elementi elettronici in diversi pezzi, in una generale esplorazione di quanti più stili possibili. Alla fine però, quello che conta è la rabbia nei testi, la libertà di cantare il proprio pensiero senza doversi limitare in alcun modo.
L’ep si apre con I Can’t Breathe e si chiude con il suo remix, di Garka. È una delle canzoni più d’impatto: ormai quel “non respiro” ci fa tornare alla mente troppi episodi di violenza immotivata che non dovrebbero essere dimenticati. Un testo che vorrebbe risvegliare le persone dalla cecità che le rende schiave di un potere che le assoggetta e strumentalizza, inconsapevoli di quanto gli venga tolto, continuando solo ad esistere, invece di vivere.

Nel nuovo progetto del collettivo troviamo anche tre feat, con Start a Riot, Juankar Boikot dalla band punk rock spagnola Boikot e Mars, in tre pezzi in linea con gli intenti e le prospettive del Panda Clan, anche se non tutti allo stesso modo convincenti: in Ashtray sembrano mancare l’impeto e la decisione che caratterizzano invece Mono e Masquerade, per quanto anche il secondo, cantato in spagnolo, convince soprattutto per il testo che non ha paura di esaminare il vuoto della società odierna, ma non per la costruzione generale dove il ritmo non riesce a sostenere l’urgenza delle tematiche trattate.
Claim ci riporta alla forte critica verso il capitalismo per cui in gran parte il collettivo nasce, prendendo in esame proprio quegli slogan e quelle pubblicità pensate per creare desideri inesistenti basandosi sulla psicologia della massa; non di certo un brano dall’argomento leggero, ma anche in questo caso il complesso non riesce ad essere convincente come le tematiche di cui parla.

Con Circumvention ci troviamo davanti ad un manifesto di protesta per una società che non riesce più ad uscire dalla gabbia di false promesse in cui è stata rinchiusa da tempo ormai immemore, ma che non può ribellarsi, non conoscendo alternative. Panda Clan vuole smuovere l’animo e la mente delle persone, con parole che risultano perfette per questo scopo: andando però a dare una valutazione d’insieme dell’Ep, non risulta forte e convincente come dovrebbe, considerando anche che non sempre gli ascoltatori sono consci delle tematiche trattate e forse avrebbero bisogno proprio della musica per comprendere meglio la realtà. L’hype intorno al mistero dell’identità è forse troppo, andando a sostituire l’assenza di un volto con troppe domande che distraggono da quelli che sono i veri intenti.

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La recensione Circumvention di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-10-13 14:39:00

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