Non bastano le tante tonnellate di materiale nuovo? Ci servono pure le raccolte che recuperano il passato? Non lo so. Credo comunque che male non facciano... se ben pensate.
La Aua records è un'etichetta friulana che tra le proprie produzioni s'è inventata appunto questa collana "BackUp", il cui scopo è recuperare materiale (edito e non) di gruppi interessanti, anche se spesso solo per le scene locali: gruppi che hanno avuto un po' di seguito ma che poi si sono persi, spesso lasciando anche poche incisioni ufficiali... gruppi che si sono smarriti per migliaia di motivi, per affanni e per destino.
La collana inizia con i Woody Peakers, gruppo degli anni ottanta, particolarmente attivo verso la fine di quel decennio e dedito ad un garage revival, che è come dire musica anni 60 in stile lo-fi.
Spuntano quindi organetti hammond, atmosfere psichedeliche, ballate e pezzi rock alla Rolling Stones, alla Van Morrison, alla Doors... quasi tutto cantato in inglese. Quello che importa, che è poi l'obiettivo dell'Aua, è "conservare" un piccolo patrimonio culturale, un piccolo pezzo di storia della musica italiana, che altrimenti andrebbe perso.
I Woody Peakers, a distanza di una decina d'anni dagli avvenimenti - che tra l'altro non ho vissuto personalmente - mi sembrano una band dotata di una certa carica, i cui elementi giocano a fare le rockstar (nel senso buono del termine), "col cuore affondato negli anni sessanta", come c'è scritto sul libretto.
Dei 27 pezzi molti sono versioni live e alcuni sono cover, pezzi che vengono dal passato, quindi un po' "distanti". Resta quindi il dubbio sul target di questo prodotto: per appassionati e per chi c'era.
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La recensione BackUp eighties (raccolta) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-12-04 00:00:00
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