Il nuovo singolo del trio partenopeo colpisce dritto in faccia e guarda volentieri a strutture limitrofe per articolare un discorso sonoro di grande impatto complessivo
Arriva dritto al punto, coglie nel segno e colpisce per impatto e sostanza Luciano, il nuovo singolo dei partenopei Thelegati. Evolvendosi a partire dalla struttura corrosiva del precedente brano Pietre, molto più direzionato verso territori tra Kyuss, On Trial e Twin Earth per irruenza ma anche per trascendenza emotiva, i tre vesuviani mettono nero su bianco un discorso che lascia molto ben sperare in termini di attese future neanche troppo lontane dal rendersi realtà, stando alle informazioni reperibili.
Luciano, infatti, scalda apertamente i motori in vista di una seconda pubblicazione sulla lunga distanza, e lo fa proponendo un corposo garage-grunge-punk rock senza rinunciare ad escursioni prossime al miglior stoner – appartenenza identitaria della band – per un complesso stilistico molto ben architettato tra strutture ritmiche e capacità di colpire dritti allo stomaco.
L'approccio sarà pure vecchia scuola ma in pochi sono così in grado di cesellare una matrice moderna che apprende la lezione e cerca di costruirsi una sicura dimora con le proprie solide mani. Continua a risultare molto interessante, per l'appunto, anche l'utilizzo del dialetto napoletano in veste di lingua madre per un progetto che, a tal proposito, riesce abilmente a posizionarsi su identità personali molto meglio direzionate verso un discorso di puro godimento stilistico ed emozionale.
Con queste premesse, il pensiero complessivo è uno e uno soltanto: non vediamo l'ora di avere il nuovo album tra le mani.
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La recensione Luciano di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-09-19 19:17:06
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