Zaibuglisch Violenza All’Intonaco, Radiografia #1 2006 - Strumentale, Rock

Violenza All’Intonaco, Radiografia #1 precedente precedente

Gli Zaibuglisch mettono subito le carte in tavola. Si tratta di improvvisazioni musicali registrate in presa diretta. Free rock, se vogliamo rendere la cosa più figa. E in questi ambiti sonori è più che mai importante il tipo di approccio che l’ascoltatore ha nei confronti del disco. Perché nonostante il trio friulano sia tutto sommato distante da certi estremismi rumorosi di stampo Wallace – zona Uncode Duello – ciò non toglie che le sei lunghissime tracce di “Violenza All’Intonaco, Radiografia #1” siano discretamente ostiche da mandar giù.

Un perenne aspettando Godot, in cui non succede nulla che già non sia stato ampiamente riassunto nei primi tre minuti dell’iniziale – e profetico – “Assestamento”. Batteria jazz che, tra una spazzolata al rullante e qualche tocco di fino sui piatti, dialoga con una chitarra che sillaba anarchica i suoi arpeggi e assoli, mentre il basso risulta penalizzato dalla qualità della registrazione. E allora la domanda sorge spontanea. Che cosa intendiamo per musica? Perché, fatti salvi i gusti di ognuno, è arduo esaltarsi con questa roba, che manca di pathos, struttura, coraggio. Qui c’è solo un’ora di soundcheck che lascia sul campo qualche sbadiglio di troppo. E sì che gli Zu hanno dimostrato che free non vuol dire cazzeggio.

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La recensione Violenza All’Intonaco, Radiografia #1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-09-25 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • antonello 18 anni fa Rispondi

    Buongiorno sig. Manfredi Lamartina,mi trovo in accordo con la Sua recensione, ma vorrei, cordialmente, puntualizzare un concetto che forse Le sembrerà banale: trovo il disco non coraggioso ma inconsideratamente ardito, data la diversità della proposta musicale cosi poco comune in questi ultimi anni pieni di brit pop.
    Ringrazio
    Cordialmente
    Antonello Brienza