Suzanne' Silver The Crying Mary 2007 - Noise

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A dirlo pare incredibile. Eppure è un dato di fatto. La Sicilia sembra ormai diventata la cinquantunesima stella della bandiera americana. Per lo meno da un punto di vista musicale. È un’onda anomala quella che parte dalla più grande isola del mediterraneo. Uno tsunami nato con gli Uzeda che ha trascinato negli anni un numero notevole di band sicule. Gli ultimi sono loro, i Suzanne’Silver di Siracusa. Un gruppo dalla storia decennale che ha da poco pubblicato il primo disco, intitolato “The Crying Mary”, per l’etichetta statunitense Radio Is Down.

E se all’inizio della loro storia i Silver si rifacevano al suono della Seattle dei tempi d’oro – quando i rockettari si vestivano con le camicione a quadri di flanella e non con le magliettine a righe – stavolta stravolgono gli schemi e buttano giù nove brani che randellano le orecchie come ormai neanche gli Shellac sono (più) in grado di fare (come una volta). Dissonanze muriatiche, voci abrasive, melodie figlie del blues e del post rock, il tutto tenuto insieme dalla mano ferma di Sacha Tilotta al banco mixer. Che poi, in effetti, stupirsi ancora di certe soluzioni, nel qui e adesso del duemilaesette, fa un po’ impressione. Ma tant’è. Solo se c’è malafede si può restare impassibili di fronte alla psichedelia acidissima di “Amongs The Orange Groves” e alle acrobazie chitarristiche di “Io Ti Sbrango”. Per non parlare della deflagrazione finale di “Moon”, delle urla disperate di “Sand” (una passata di carta vetrata sulle corde vocali del cantante), della chiusura hyperballad di “Gun”.

Stupore e impressione, quindi. Per il contenuto dell’album, per come è stato suonato, per la credibilità che trasuda da ogni nota. E allora diciamolo che “The Crying Mary” è un disco – perdonate la battuta – della madonna, che spacca in due il noise e lo depura dall’annacquamento che ha subìto nel corso del tempo, riaccendendone finalmente la furia iconoclasta e devastatrice. E vaffanculo a chi dirà che siamo in ritardo, che ‘ste cose gli americani le facevano parecchi anni fa, che blablabla. Gli italiani vanno piano. Ma vanno lontano. Altroché.

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La recensione The Crying Mary di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-03 00:00:00

COMMENTI (9)

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  • utente0 17 anni fa Rispondi

    veramente un gran gruppo con le palle

  • utente0 17 anni fa Rispondi

  • drinktome 17 anni fa Rispondi

    ah.
    ok come non detto...

  • leo 17 anni fa Rispondi

    Ma che è sta cosa, musica ?
    Ma che gli avete fatto al cantante !!!!!!!!!!
    Ragazzi non cazziamo, ma si puo solo cercare di imitare , ma chi se ne fotte dell'america, siamo SICILIANI, un po di originalità.
    Ma chi la scritta sta recensione il padre del cantante !!!!!
    BASTA !!!!!!!!!!!!

  • sandro 17 anni fa Rispondi

    Che c'entra, il disco dei Suzanne è arrivato in redazione a ridosso della chisura estiva, è normale che ci siano ritardi. Poi ci sono problemi editoriali per far andare daccordo i contenuti. E molte altre cose. E poi, per Rockit, MAM ha davvero buone potenzialità, è stato il nostro gruppo a Italia Wave, bisognava parlarne prima di tutti.

  • drinktome 17 anni fa Rispondi

    massimo rispetto per i suzanne... gli unici in ritardo sono i recensori, il disco mi sa che e pronto da un po. invece quello dei my awesome mixtape e' uscito l'altra settimana cazzo, ma si sa, l'hype e cosa per pochi...
    :(

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    voi 2 non capiete niente,i susanne silver sono un gruppo pazzesco ,anche se,come dite voi, sono un gruppo " in ritardo " con certi suoni.Vaffanculo và

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    quoto e straquoto :)

  • utente0 17 anni fa Rispondi

    siete in ritardo (uahaha)